In Svizzera è stata bloccata l’implementazione della nuova tecnologia 5G. Ci vogliono altri test secondo l’Ufam (l’ufficio federale dell’ambiente).
Il 5G è una scommessa cruciale per l’Europa ecologista e digitale di Ursula von der Voyen, presidente della Commissione Europea ed è una scommessa cruciale anche per l’Italia. Costerebbe oltre 30 miliardi di dollari ma questa nuova tecnologia promette un business di miliardi e un’efficienza produttiva mai vista. Secondo gli analisti di Ernst&Young dal 2020 il 5G produrrà circa lo 0,3% del Pil italiano questo significa tra i cinque e i sei miliardi all’anno per un totale di 80 miliardi da qui al 2035. Tra 10 anni nel nostro paese alcuni settori potranno avere una crescita astronomica, primo fra tutti, secondo le previsioni, quello della sanità 21%, seguito dal settore manifatturiero 19% e dell’energia e utilities 12%.
Al parlamento europeo di Bruxelles si è tenuto di recente un dibattito sull’impatto sanitario e ambientale del 5G, durante il quale il gruppo dei verdi ha avuto un ruolo attivo soprattutto nell’indagare i pericoli legati a questa tecnologia. Sempre dai verdi sono stati organizzati diversi workshop sui rischi per la salute ai quali ha partecipato anche un professore di biochimica e di scienza medica della Washington State University, Martin Pall, che ha illustrato i maggiori danni sanitari provocati dal 5G basandosi su studi scientifici molto recenti. Pall ha esordito cosi: “gli effetti delle radiazioni riguardano cuore cervello e sistemi ormonali e possono degenerare in tumori”. Questo perché le radiazioni emesse dal 5G sono molto più potenti di quelle standard: 10 volte più pervasive a livello cellulare. Nel 2018 più di 180 medici e scienziati di 35 nazionalità diverse hanno presentato una richiesta di moratoria all’introduzione del 5G, nella quale si faceva riferimento a un accresciuto rischio di tumori, demenza di Alzheimer e riduzione della fertilità dovuto all’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche. Pall si è soffermato soprattutto sui rischi sulla fertilità per gli uomini e le donne, e secondo questo medico i danni sono già visibili nella popolazione dei maschi in Svizzera.
I danni, spiega l’esperto, si possono vedere bene su organismi che hanno un alto rapporto tra superficie e volume come gli insetti, gli uccelli i piccoli mammiferi e gli anfibi, perché le radiazioni penetrano più facilmente le superfici più sottili. E questo è uno dei motivi per i quali le industrie telematiche escludono il rischio per la salute umana perché considerano l’impatto innocuo se non si superano i primi 2 mm di una superficie corporea.
Inoltre secondo Pall l’allarme è ancora più grave se guardiamo il nostro patrimonio genetico: i filamenti singoli e doppi del DNA possono rompersi e le basi ossidarsi, inoltre si provoca un aumento dei radicali liberi che favorisce l’insorgenza di malattie croniche. L’apoptosi, ossia la morte cellulare è tra le estreme conseguenze del fenomeno.
Altro discorso va fatto per i problemi a livello neurologico e neuropsichiatrico già evidenziati nel “primo report dalla Svizzera sui danni del 5G”, dal quale si apprende che “appena sono state installate le antenne 5G le famiglie nel cuore di Ginevra hanno riportato sintomi insoliti: mal di testa intenso e insopportabile in sogna dolore toracico affaticamento e malessere generale stando a casa“. A questi disturbi Pal ha poi aggiunto ansia, depressione e disfunzione della memoria.
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In Svizzera e in California del sud dove, spiega Pal, la rete 5G da tempo è attiva sono stati già scritti 29 lavori sulle patologie psichiatriche derivate dal contatto con queste sorgenti. Queste segnalazioni meritano ancora più attenzione dal momento che la regolamentazione in Svizzera sulle radiazioni elettromagnetiche è tra le più rigorose al mondo: 100 volte più severa che in Europa Stati Uniti e Canada. Secondo Pal è “necessario stabilire un rigoroso principio di precauzione sul 5G per proteggere l’uomo da potenziali pericoli. Prima di qualsiasi valutazione bisogna tutelare i cittadini e l’ambiente.”
Comescrive il Corriere,chi invece non vede invece minacce nelle radiofrequenze emesse dalla tecnologia 5G è Fabrizio Cortesi, direttore di strategia e cooperazione di Huawey per l’Europa. A proposito della banda Cortesi dice: “L’unione europea si attiene al solito irraggiamento molto più basse di quelle stabilite dall’ICNIRP (Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzate), precauzionalmente infatti è stato preso un margine più alto.” L’Italia poi insieme alla Polonia e alla Svizzera ha dei limiti ancora più stringenti con una soglia fissata a 6 volt al metro, un 10º di quelle europee che arrivano a 61 volt al metro, questo per quanto riguarda l’intensità dei campi elettromagnetici. Cortesi assicura:“ non ci sono impatti sanitari rischiosi almeno rispettando una corretta dosimetria”. Ed aggiunge: “col 5G la stessa informazione viene trasmessa irraggiando meno potenza dunque in modo più efficiente, riducendo anche l’impatto ambientale. Il traffico globale sta aumentando e utilizzando il 5G si riuscirà a mantenere costante l’assorbimento di potenza da parte della rete, perché quella di ultima generazione è un 10º più efficiente delle precedenti”. Considerando che per l’alimentazione delle reti poi saranno sempre più utilizzate le energie rinnovabili, il 5G potrebbe davvero dice Cortesi “venire in aiuto del green Deal “.
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In Svizzera una comunità di attivisti si batte appassionatamente contro questa tecnologia abbracciando le teorie di Pal. Le proteste si sono svolte in tutte le principali città. Anche i sindaci delle zone rurali si sono dichiarati a disagio con questa nuova tecnologia e vorrebbero le loro aree rimanessero libere dal 5G. La tecnologia 5G in Svizzera è la più avanzata in Europa, grazie alle aziende Swisscom e Sunrise che sono tra le prime ad aver adottato la tecnologia di prossima generazione. In copertura e velocità con questa tecnologia surclassa le altre nazioni Europee e il governo stesso è interessato a nuove applicazioni del 5G come ad esempio l’agricoltura intelligente.
L’ex amministratore delegato di Sunrise Olaf Swantee ha lamentato la diffusione di notizie false in merito a problemi di salute, paragonando gli attivisti ai terrapiattisti. Anche se l’organizzazione mondiale della sanità OMS afferma che il 5G è sicuro cosi come tutte le ricerche degli esperti fatte finora in Svizzera, sotto la struttura federale, i 26 cantoni regionali che compongono il paese hanno poteri significativi e sono responsabili della valutazione della sicurezza in base a criteri decisi dall’ufficio federale dell’ambiente UFAM
Secondo la FT, finchè l’UFAM non potrà assicurare la sicurezza di questa nuova tecnologia facendo nuovi test anche in condizione di vita reale, alcuni cantoni svizzeri sospenderanno l’applicazione del 5G. Purtroppo finché non saranno finiti i test l’UFAM non può aiutare in alcun modo i cantoni. Questo significa che le sospensioni cantonali sono ancora in vigore.
Swisscom afferma che rispetto ai regolamenti dell’OMS i regolamenti svizzeri sono 10 volte più severi ed afferma anche di aver compreso le preoccupazioni per la nuova tecnologia. Secondo il global.techradar.com, la Swisscom ha però dichiarato che continueranno i lavori di implementazione del 5G ma che per il momento la sua rete non fuzionerà a pieno regime. Comunque anche in queste condizioni si potranno raggiungere i due Gbps di velocità.
Non è chiaro quanto tempo impiegherà l’UFAM a condurre i suoi test, ma potrebbero esserci ulteriori problemi all’orizzonte. L’associazione medica svizzera ha consigliato cautela e, nella democrazia svizzera con una petizione 100.000 firme si può indire un referendum sulla questione quindi tanto vale andarci piano. Tra l’altro ci sono al momento già due petizioni nella fase di firma:
E voi Unimamme cosa ne pensate? Vi sentireste sicure ad avere intorno a voi e ai vostri figli queste nuove antenne 5G?
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