Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato nuove disposizioni sul sito in data 8 marzo per rispettare le nuove regole dirette al contrasto del Coronavirus. Le nuove disposizioni sono rivolte a presidi e docenti.
Unimamme, l’emergenza Coronavirus e la chiusura delle scuole, per il momento fissata fino al 15 marzo, stanno mettendo a dura prova un po’ tutti, ma dobbiamo impegnarci e sopportare per un fine che è quello della salute per tutti noi. Nessuno escluso.
Per quanto riguarda la scuola il Ministero dell’Istruzione ha fornito nuove istruzioni operative rivolte agli Uffici scolastici regionali e alle Istituzioni scolastiche. Tra queste degna di nota è quella relativa alle Riunioni degli Organi collegiali: a scuola non si svolgeranno più collegi docenti fino al 3 Aprile. La questione però è sfaccettata, infatti il tema delle riunioni dei professori per decidere e organizzare le lezione online sono state oggetto di disputa tra presidi e docenti. Ecco cosa si legge nel documento: “Nelle istituzioni scolastiche sono sospese tutte le riunioni degli organi collegali in presenza fino al 3 aprile 2020. Si raccomanda di valutare attentamente l’opportunità di mantenere impegni collegiali precedentemente calendarizzati, riducendo allo stretto necessario gli incontri organizzati in via telematica, al fine di lasciare ai docenti il maggior tempo possibile per lo sviluppo della didattica a distanza”.
Questo potrebbe essere, secondo il parere di alcuni insegnanti, un indizio di un ulteriore prolungamento dello stop alle attività didattiche. Se il blocco delle lezioni venisse confermato fino al 3 Aprile, la riapertura cadrebbe il 6, a ridosso delle vacanze di Pasqua che sono previste, da calendario, dal 9 Aprile al 14. In questo caso appare poco probabile un rientro solo per 3 giorni. Un’altra ipotesi sarebbe quindi quella di un rientro il 4 maggio.
Nella circolare si precisa inoltre che i collaboratori scolastici siano presenti per la pulizia dei vani e dei corridoi, ma saranno attivati i “contingenti minimi“, cioè i bidelli stabiliti nei “contratti integrativi”.
Infine un’ulteriore precisazione nel documento parlando di attività didattica a distanza: dopo aver ribadito l’importanza di attivare la didattica a distanza, per tutelare il diritto costituzionalmente garantito all’istruzione, si è stressato il concetto che essa non sia “mera trasmissione di materiali” perché occorre azione didattica e di contatto dell’intero gruppo classe. In merito a eventuali valutazioni viene lasciata “la dimensione docimologica” alla scelta dei docenti, “senza istruire particolari protocolli che sono più fonte di tradizione che normativa“.
Unimamme, cosa ne pensate di questa disposizione di cui si parla su Miur.gov? I vostri figli stanno seguendo lezioni dei loro insegnanti? Che ne pensate delle ipotesi di date di chiusura?
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