Coronavirus, dichiarata la pandemia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutto quello che bisogna sapere.
Era una decisione attesa da tempo e dato l’estendersi dell’epidemia di Coronavirus in tutto il mondo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha finalmente dichiarato la pandemia. La comunicazione è arrivata durante la conferenza stampa al termine della riunione di oggi a Ginevra. In che consiste la dichiarazione dell’OMS e cosa succede ora.
L’OMS ha dichiarato la pandemia per la diffusione del coronavirus nel mondo. “Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie“, così viene definito ufficialmente il coronavirus nel testo della dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il virus, infatti, è arrivato in tutto il mondo, tutti i continenti sono stati colpiti ad eccezione dell’Antartide. I Paesi colpiti sono 105 su un totale di 180, tra i membri dell’OMS. Dunque non si può parlare più semplicemente di epidemia ma di pandemia, appunto. Sebbene non esistano criteri univoci per la sua definizione. In passato l’OMS, ad esempio, fu criticata per aver dichiarato la pandemia per l’influenza suina del 2009, che fu meno contagiosa del coronavirus, ma comunque grave.
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Finora l’OMS aveva aspettato a dichiarare la pandemia per il coronavirus perché i contagi riguardavano in larga parte la Cina. Con i contagi in Corea del Sud, Iran e l’ampia diffusione in Italia, però, la situazione è cambiata. Nelle prossime settimane molto probabilmente il virus si estenderà in Europa e America. Con la dichiarazione di pandemia l’OMS potrà emanare direttive rivolte ai Paesi più colpiti e inviare in questi delle équipe, sempre nel rispetto delle sovranità nazionali. Come è già accaduto in Cina, Iran e Italia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ringraziato la Corea del Sud, l’Iran e l’Italia delle misure prese per rallentare il virus e controllare l’epidemia di Covid-19 nei loro Paesi.
Alcuni giorni fa, invece, il segretario dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus aveva criticato altri Paesi per non aver fatto abbastanza per arginare l’epidemia.
Nei giorni scorsi, Walter Ricciardi, membro del Comitato esecutivo OMS e consigliere del ministro della Salute per il coronavirus, proprio in vista della dichiarazione di pandemia aveva rassicurato: “Non ci dobbiamo spaventare. Pandemia significa che una infezione invece che essere localizzata in alcuni posti è presente contemporaneamente in tutto il mondo. Non è l’apocalisse, è il segnale che dobbiamo passare ad un’altra fase. Significa che non la possiamo più contenere, ma che dobbiamo mitigarla, per ritardarne gli effetti. Attivarci per cercare di attenuare, ad esempio, la pressione sui sistemi sanitari. La pandemia è vicina, si dichiara quando vengono superati sei livelli, noi siamo al quinto“. Non è la peste, ma è una malattia da non sottovalutare, aveva detto Ricciardi, come riporta Repubblica.
Su Covid-19, Ricciardi aveva spiegato ancora: “In Italia il 60% delle persone la supera senza avere problemi gravi. Il 40% richiede un’assistenza sanitaria. Il 10 o 15% ha problemi abbastanza seri che richiedono una terapia intensiva o sub-intensiva. Ma la malattia si può superare, anche in condizioni molto gravi. Ma è meglio evitarla. E per evitarla bisogna stare a casa. Si muova solo chi ha dei motivi per farlo. Chi deve garantire servizi essenziali è autorizzato a muoversi, ma gli altri devono limitarsi. È l’unica cosa che può servire“.
Che ne pensate unimamme?
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