Coronavirus in Itali: aumentano i morti, ma anche i guariti. Gli utlimi dati aggiornati dalla Protezione Civile.
Continuano a crescere i casi di Coronavirus in Italia, un’epidemia che fa registrare nella sola giornata di oggi, giovedì 12 marzo, oltre 2mila nuovi contagi. Cresce anche il numero dei decessi, 189 oggi, ma anche quello delle persone guarite che oggi superano le 200 unità.
Nel comunicare i dati aggiornati, il commissario per l’emergenza Angelo Borrelli ha invitato i cittadini a donare il sangue, rassicurando sul fatto che la donazione del sangue avviene in assoluta sicurezza. Di seguito i dati aggiornati.
Puntuali come ogni giorno alle 18.00 da quando è scattata l’emergenza per l’epidemia di Coronavirus, la Protezione Civile ha comunicato i dati aggiornati sui contagi in Italia: i pazienti positivi alla malattia, i ricoverati, i deceduti e i guariti. Nella giornata di giovedì 12 marzo, i casi totali di Covid-19 (la malattia causata da Sars-Cov-2, il nome ufficiale del nuovo Coronavirus) sono dall’inizio dell’epidemia 15.113 su tutto il territorio nazionale, registrando un aumento di 2.651 casi (numeri che includono i positivi, i guariti e i deceduti). Le persone attualmente contagiate in Italia sono 12.839, tra queste ci sono i ricoverati in ospedale e coloro che stanno a casa in isolamento domiciare.
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Casi di Covid-19 in Italia giovedì 12 marzo:
Continuano a crescere le vittime del Coronavirus che hanno superato la soglia psicologica di mille, ma oggi crescono meno di ieri (quando erano a +196 casi). Inoltre, va sempre ricordato, come precisa anche la Protezione Civile, che il numero esatto dei decessi per Covid-19 si potrà conoscere solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Molti dei pazienti morti per Coronavirus, infatti, avevano delle patologie pregresse, anche multiple. Positivo invece l’aumento dei guariti che supera i 200 pazienti, anche se non è il più alto registrato finora: nella giornata del 10 marzo erano stati registrati 280 guariti/dimessi.
Tra i 12.839 positivi al Coronavirus:
La distribuzione dei casi di Covid-19 su base regionale al 12 marzo 2020.
Le regioni con il maggior numero di contagi sono sempre: Lombardia (6.896 casi attuali), Emilia Romagna (1.758), Veneto (1.297 casi), Piemonte (554) e Marche (570 casi). La Lombardia ha i numeri più alti in tutte le voci: i contagi dall’inizio dell’epidemia in Italia (8.725) – che è partita da questa regione -; i casi attualmente positivi sono 6.896, di cui 4.247 ricoverati con sintomi, 605 in terapia intensiva e 2.044 sono in isolamento domiciliare. La Lombardia fa registrare anche 744 deceduti e 1.025 guariti, nel complesso. Le seconda regione per numero di casi è l’Emilia Romagna, che ne fa registrare 1.947 dall’inizio dell’epidemia. Un numero importante, ma nettamente inferiore a quello della Lombardia. Attualmente positivi in regione sono 1.758, di cui 814 ricoverati con sintomi, 112 in terapia intensiva e 832 in isolamento domiciliare, mentre in Emilia Romagna i deceduti sono 146 e i guariti 43.
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Durante la conferenza stampa, il commissario della Protezione Civile Angelo Borrelli ha messo in guardia sul calo delle donazioni di sangue che si sta verificando in questo periodo: “Si sta registrando una contrazione della donazione del sangue. Ma donare è fondamentale e avviene in assoluta sicurezza – ha assicurato – Dunque facciamo un appello a tutti i cittadini: continuate a donare perché è fondamentale per salvare vite umane“.
Alla domanda sulla sicurezza nei posti di lavoro e sulle fabbriche in particolare, dove si stanno verificando scioperi da parte dei lavoratori che ritengono non adeguate o insufficienti le misure prese dalle aziende, Borrelli ha detto: “Sulle fabbriche, come per le filiere essenziali di sanità e alimentare, il Comitato scientifico si è pronunciato sull’uso delle mascherine, spero a breve ci sia un provvedimento del ministero della Salute. Il principio è che non c’è bisogno della mascherina se si mantiene la distanza di un metro in caso di attività lavorative. Se non si potesse mantenere la distanza nel luogo di lavoro vanno utilizzate le mascherine”.
Infine rispondendo a una domanda di una giornalista sulla dibattuta questione se sia possibile oppure no uscire a fare una passeggiata e portare fuori il cane, Borrelli ha spiegato che uscire con il cane è una motivazione valida, per permettere al cane di fare i bisogni, ma vanno evitati gli assembramenti.
Nello specifico il Decreto del Presidente del Consiglio (l’ultimo firmato l’11 marzo ma anche quello del 9 marzo) non vieta espressamente le passeggiate (il decreto del 9 marzo consente l’attività motoria all’aperto), ma poiché sono vietati gli assembramenti e gli spostamenti, anche all’interno dello stesso comune, dovrebbero avvenire solo per necessità (motivi di lavoro, salute, acquisto di generi alimentari), si raccomanda di restare a casa. Le uscite, anche per brevi passeggiare, vanno dunque limitate
Che ne pensate dell’epidemia unimamme? Avete paura? State seguendo le indicazioni del Governo?
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Info aggiornate sull’epidemia di coronavirus e su come comportarsi sul portale web del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
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