Epidemia di Coronavirus in Italia: continuano a salire i contagi ma aumentano anche i guariti. Gli ultimi dati aggiornati dalla Protezione Civile. Cosa bisogna sapere.
Il bollettino della Protezione Civile sui casi di Coronavirus in Italia, aggiornato al 14 marzo, segnala 2.795 nuovi contagi, 175 morti e 527 guariti. Questi sono i dati del giorno. Mentre dall’inizio dell’epidemia, i casi di Coronavirus in Italia hanno superato i 21mila. Il dato con il consistente aumento delle persone guarite e dimesse è sicuramente di buon auspicio.
Non si arresta l’epidemia di Coronavirus in Italia. Per vedere gli effetti delle forti misure di contenimento introdotte a inizio della settimana dal Governo si dovranno aspettare ancora dei giorni. Se i contagi aumentano, tuttavia sale anche il numero delle persone guarite dalla malattia mentre il numero dei decessi cresce meno.
Il bollettino aggiornato, annunciato nella consueta conferenza stampa della Protezione Civile alle 18.00, riporta per sabato 14 marzo:
Dall’inizio dell’epidemia, i casi complessivi di Coronavirus in Italia sono 21.157, che includono le persone malate, quelle decedute e quelle guarite. In un giorno si sono registrati oltre 2mila e 700 casi di Covid-19 (il nome della malattia causata dal nuovo Coronavirus, che scientificamente è stato chiamato Sars-Cov-2). Molto buono, comunque, il dato dei guariti/dimessi che in un giorno sale di oltre 500 persone, il più alto registrato finora.
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Casi di Covid-19 in Italia aggiornati a sabato 14 marzo:
Il numero dei decessi è cresciuto di 175 casi in un giorno, comunque inferiore ai 250 di ieri. Va poi ricordato che il numero esatto di morti per Covid-19 si potrà conoscere solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Molti dei pazienti morti per Coronavirus, infatti, avevano delle patologie pregresse, anche multiple.
A Bergamo, purtroppo, è morto un operatore del 118 di 47 anni, contagiato dal virus. L’uomo era in servizio alla Soreu, la centrale operativa dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, ospedale al centro dell’emergenza coronavirus, dove sono ricoverati numerosi pazienti e dove un neonato era stato trovato positivo al tampone, una decina di giorni fa.
Tra i 17.750 attualmente positivi al Coronavirus:
Il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva supera le 1.500 unità. Una situazione che sta mettendo a dura prova molti ospedali, soprattutto in Lombardia. Proprio da questa regioni arriva un grido di allarme: “Abbiamo pochissimi posti liberi nelle terapie intensive, ormai siamo nell’ordine di 15 o 20 a disposizione. Ogni giorno ne ricaviamo qualcuno di nuovo, domani ne arrivano liberi altri 3 e il San Raffaele sta creando un’area con 14 posti che sarà pronta però tra una settimana. Oggi li recuperiamo chiudendo le sale operatorie, dove ci sono dei respiratori che possono essere utilizzanti anche per sostenere il respiro.Tra poco arriviamo a un punto di non ritorno“, sono le parole drammatiche dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, citate da Repubblica.
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La distribuzione dei casi di Covid-19 su base regionale al 13 marzo 2020.
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Nel corso della conferenza stampa, il Capo della Protezione Civile e Commissario all’emergenza Angelo Borrelli ha risposto alle proteste da parte di alcuni medici sulla mancanza di mascherine protettive negli ospedali. “Ci sono in corso polemiche destituite di ogni fondamento e quindi mi auguro che anche da parte di tutte le restanti istituzioni si possa esser coesione”, ha detto Borelli, spiegando: “Lavoriamo H24 per cercare mascherine e respiratori. Servono 90milioni di mascherine al mese, ad oggi i contratti sono per 55milioni. Di queste circa 20 milioni non saranno consegnate. Sostanzialmente si sta verificando in tutto il mondo una chiusura delle frontiere all’esportazione. Il lavoro che stiamo facendo noi ma anche il lavoro delle regioni, è faticoso – ha spiegato -. Si lavora fino a notte tarda ma poi il giorno dopo non si ricevono conferme sugli ordini emessi. Per questo stiamo cercando strutture che possano essere riconvertire alla produzione di mascherine“.
Che ne pensate unimamme di questa situazione?
Informazioni aggiornate sull’epidemia di coronavirus e su come comportarsi sul portale web del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
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