Emergenza Coronavirus, l’appello di una madre condiviso su social per motivarci nella quarantena: “Fate come mia figlia in isolamento per un anno”.
In questi giorni di sacrifici per tutti una mamma ha voluto lanciare un appello su Facebook per motivare tutti, soprattutto i ragazzi, sull’importanza di restare a casa per il tempo ritenuto necessario.
Raffaella De Filippo è la mamma di Carlotta, una ragazza affetta da fibrosi cistica, una malattia genetica multiorgano, che colpisce soprattutto l’apparato respiratorio e quello digerente. Raffaella è una mamma che conosce bene il sentimento dell’ansia che stiamo provando in questi giorni difficili e vuole condividere la sua storia per incoraggiarci e motivarci, anche ridimensionando i nostri attuali problemi da quarantena. Questa mamma il 15 marzo ha scritto un appello su Facebookche ha ricevuto migliaia di mi piace: “Restate a casa questo non è il momento di fare i capricci.... sono giorni che leggo ogni tipo di messaggi riguardo al fatto di non uscire di casa…mia figlia Carlotta è affetta da fibrosi cistica, una malattia genetica che colpisce gli organi interni. Ogni minimo germe, batterio che è nell’aria può crearle gravi problemi e portarla alla morte. Assume giornalmente farmaci e fa ore di terapia per drenare i polmoni e riuscire a respirare”.
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Questa mamma conosce bene la sensazione quotidiana di ansia che tutti noi stiamo provando ora, dal giorno della diagnosi sia lei che la figlia Carlotta vivono nella paura. Come racconta Raffaella quando vanno in giro incontrano i timori e le ansie di chi vedendole con la mascherina teme per la propria salute: “senza capire che non eravamo noi contagiose ma che erano loro i nostri nemici e noi semplicemente ci difendevamo, perché la vita è una sola, e ognuno al diritto di preservarla”.
Carlotta è una bellissima ragazza di 18 anni e l’anno scorso, racconta la madre, a causa di una polmonite bilaterale è rimasta per oltre un anno in isolamento: ha dovuto rimanere fino a 18 ore al giorno attaccata ad una flebo, legata ad aghi e tubicini, incapace di camminare. Raffaella ricorda quel momento: “globuli bianchi azzerati zero difese: ha dovuto lottare come mai. E, quando stava meglio, una ricaduta in una nuova infezione: era uscita di casa solo un’ora per prendere una boccata d’aria”
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La storia di Raffaella rende evidente il fatto che anche se stiamo attraversando giorni difficili non dobbiamo scordarci che c’è chi vive cosi tutta la sua vita e le parole di Raffaella dovrebbero illuminarci ed aiutarci a vedere le cose da un’altra prospettiva: “mia figlia mi ha insegnato a vivere. E se lei, così giovane, è riuscita a stare in isolamento, senza amici e contatti esterni, per tanti mesi, potrebbero provarci tutti, per molto meno tempo. Con affetto una mamma che non molla perché ha una figlia che le ha insegnato a vivere!”
Il post di Raffaella poi si chiude con una frase ironica: “se vi servono dritte su come passare le giornate noi ne abbiamo”.
E voi Unimamme cosa ne pensate di questa storia? La condividerete per mostrare a chi fatica a rimanere perché è importante? Come Raffaella anche un’altra mamma aveva lanciato un messaggio che ci teniamo a ribadire. Il suo video è diventato virale.
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