Siamo ancora nel pieno dell’epidemia e i contagi da Coronavirus non accennano a diminuire, anzi. Non siamo ancora al picco, che si spera venga raggiunto presto per dare un po’ di tregua agli ospedali, allo stremo a causa dell’emergenza. Nella giornata del 20 marzo, secondo i dati aggiornati della Protezione Civile si sono registrati in un giorno 4.670 nuovi contagi di Covid-19 (la malattia causata dal nuovo Coronavirus, il cui nome scientifico è Sars-Cov-2). I morti purtroppo hanno raggiunto un nuovo record: 627 in un solo giorno. Riprende a salire anche il numero dei guariti che oggi sono stati 689, più di ieri.
Dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus ha fatto registrare 47.021 casi complessivi, con un incremento giornaliero di 5.986 casi. Di seguito i dati aggiornati dalla Protezione Civile.
È inarrestabile l’aumento di casi di Coronavirus in Italia dall’inizio ufficiale dell’epidemia nel nostro Paese, lo scorso 20 febbraio quando il paziente 1 fu trovato positivo al tampone. La buona notizia di oggi è che a un mese di distanza dal ricovero il paziente 1 è guarito e presto potrà essere dimesso dall’ospedale.
Non si conosce ancora, e non è possibile fare previsioni precise, quando sarà raggiunto il picco epidemico. Alcuni sostengono in questi giorni, altri tra un paio di settimane. Nel frattempo, la Protezione Civile ha comunicato i nuovi dati aggiornati sull’epidemia, nella solita conferenza stampa giornaliera delle ore 18.00. Le persone attualmente positive a Covid-19 in Italia sono 37.860, con un incremento giornaliero di 4.670 casi. I morti sono arrivati a 4.032, segnando il drammatico primato di 627 in un solo giorno; mentre i guariti sono arrivati a 5.129, con un incremento di 689 in un giorno. Dall’inizio dell’epidemia i casi complessivi di Covid-19 in Italia sono 47.021. Di seguito i dati in dettaglio. La variazione giornaliera in termini percentuali dei casi totali di Coronavirus si mantiene poco sopra il 14%.
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Il dato relativo ai morti è impressionante e oggi ha raggiunto il livello record di 627 decessi in solo giorno. Il più elevato finora era stato di 475 il 18 marzo. Va comunque ricordato che il numero esatto dei morti per Covid-19 si potrà conoscere solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Molti dei pazienti morti per Coronavirus, infatti, soffrivano di patologie pregresse, anche multiple. Una circostanza che è stata sottolineata anche nella conferenza stampa di oggi, quando si è parlato di comorbidità in molti pazienti deceduti. Diversi, infatti, avevano una o più patologie pregresse dalle quali potrebbe dipendere il decesso, anche se il coronavirus potrebbe averlo agevolato.
Tra i 37.860 positivi al Coronavirus alla data del 20 marzo:
La distribuzione dei casi di Covid-19 su base regionale al 20 marzo 2020.
La Lombardia, dove gli ospedali sono vicini al collasso, è la regione in cui si registra circa la metà di tutti i casi italiani di Coronavirus: dall’inizio dell’epidemia sono diventati 22.264 a fronte dei 47.021 casi in tutta Italia. I pazienti ricoverati negli ospedali lombardi sono 7.735, a cui si aggiungono 1.050 in terapia intensiva. Anche in questo caso, circa la metà di tutti i pazienti italiani. Tra le province lombarde la situazione più critica rimane a Bergamo, con 4.645 casi totali dall’inizio dell’epidemia. Segue la provincia di Brescia, che con 4.247 casi totali è un’altra zona critica. Purtroppo la curva epidemica sta salendo rapidamente anche nella provincia di Milano, dove i casi totali di Covid-19 sono arrivati a 3.278, con una rapida progressione verso l’alto da un paio di giorni e un incremento del 23,98% oggi. Si appiattisce invece la curva epidemica della provincia di Cremona, con 2.286 casi totali, così come quella di Lodi, dove è partita l’epidemia, a Codogno, con 1.528 contagi.
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I dati della sorveglianza integrata Covid-19 in Italia dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 20 marzo 2020.
I dati della sorveglianza su Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità rimangono stabili nella rilevazione del paziente tipo affetto dalla malattia e sui soggetti più a rischio. L’età media è sempre di 63 anni, i malati sono soprattutto uomini, al 58,9%. La mortalità riguarda in maggioranza individui sopra gli 80 anni di età, il 40,9% dei casi, mentre il 35,4% sono persone dai 70 ai 79 anni. Aumenta ancora il numero dei contagi nel personale sanitario: 3.654 casi, aumentati di 95 unità in un solo giorno.
A livello mondiale, continua la diffusione della pandemia, con un aumento importante dei contagi nei Paesi europei. In tutto il mondo sono 272.367 i casi di Coronavirus. In testa sempre la Cina con 81.266 casi, che aumentano di poco più di 100 in un giorno. Seguono, poi, gli altri Paesi: Italia con 47.021 casi, seconda al mondo e prima in Europa, la Spagna, che supera i 20mila contagi, con 20.410, e diventa terza al mondo, quarta è la Germania che vede salire rapidamente i contagi arrivando a 19.848. Entrambi i Paesi scavalcano l’Iran, che fino a ieri era al terzo posto nel mondo e oggi al quinto con 19.644 contagi. Balzo anche degli Stati Uniti con 19.285 contagi da Coronavirus, confermandosi al sesto posto al mondo. Seguono la Francia con 12.632 casi, la Corea del Sud con 8.652 casi, la Svizzera con 5.294, il Regno Unito con 4.014 casi, i Paesi Bassi con 3.003 casi, l’Austria con 2.388, il Belgio con 2.257, la Norvegia con 1.914.
Che ne pensate unimamme?
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Informazioni aggiornate sull’epidemia di coronavirus e su come comportarsi sul portale web del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
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