Un tappezziere di Grosseto, Adolfo Lettieri, insieme al figlio Alessio ha confezionato a mano e distribuito gratuitamente già 2000 mascherine.
Arriva da Grosseto un esempio unico di solidarietà, la storia di Adolfo Lettieri tappezziere, che insieme al figlio Alessio, ha confezionato a mano nel suo laboratorio e distribuito gratuitamente già 2000 mascherine. Ogni sera alle 19:00, insieme al figlio le dona tutte a chi ne ha bisogno fermandosi solo per dormire.
Adolfo racconta che ad avere l’idea è stato suo figlio Alessio. Hanno deciso di donare queste mascherine gratuitamente dopo che, per andare a fare un lavoro da una cliente, avendone necessità le hanno cercate in giro senza però trovarne. Il prezzo esposto per una “mascherina da medico” era davvero troppo alto per Adolfo, 15€ ed a quel punto Adolfo si è arrabbiato e ha chiesto al venditore “ ma non si vergogna?” e se n’è andato. Da quel momento ha deciso di realizzarle lui le mascherine e di regalarle a tutti.
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Le mascherine sono tutte realizzate con un tessuto in TNT, 120 g al metro quadro, quindi come dice Adolfo un tessuto “bello spesso”. Adolfo ha visto poi su un tutorial come si può garantire la mascherina e non essendo un contagio a livello di liquidi gassosi, ha pensato che mettendo insieme due fogli con un elastico potesse andare. A quel punto Adolfo si è concentrato sulla sagoma, cercando di farla un po’ più comoda di quella normale che è un po’ piccola secondo lui. Per testarla Adolfo si è avvicinato ad uno specchio ed ha alitato dentro la mascherina ad una distanza di 20 cm dallo specchio, nello specchio non si è formato nessun alone quindi la mascherina è risultata sicura.
A quel punto Adolfo ha messo su Facebook un post dove invitava, chi ne aveva bisogno di andare da lui: “mascherine gratuite per tutti alla faccia di chi specula“.
Ad andare da Adolfo sono un po’ tutti: dal bambino piccolo insieme ai suoi genitori alle persone anziane di 80, 90 anni che arrivano in macchina e non possono neanche scendere. Adolfo racconta che la direttrice dell’ Asl di Grosseto lo ha chiamato perché sono disperati e hanno bisogno di mascherine. Hanno chiesto ad Adolfo di vendergliele ma Adolfo non le vende.
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Per realizzare una mascherina Adolfo impiega un minuto e 30 secondi, dal taglio al lavoro finito ed è molto contento e soddisfatto di questa sua iniziativa, nonostante la stanchezza e la mancanza di tempo, non riesce più mangiare. Adolfo lavora insieme al figlio ogni giorno dalle sette alle ventuno e nonostante questo, non riesce ad esaurire le richieste che continuano ad arrivare. “Non basta” dice Adolfo. Quando l’inviato alla fine dell’intervista si complimenta con lui ed il figlio per il lavoro fatto e che continuano a fare, nonostante tutto dando un esempio di solidarietà a tutti, Adolfo si commuove.
L’esempio di Adolfo e Alessio è già stato seguito da altri. Adolfo ha mandato tutorial per fare altre mascherine in giro per l’Italia. Anche a Napoli nel pomeriggio del 18 marzo, sono state distribuite lungo via Stadera a Poggioreale, 300 mascherine. Un’azione di solidarietà nata dall’impegno di altri tre tappezzieri napoletani che hanno seguito l’esempio.
E voi Unimamme cosa ne pensate di questa bellissima storia? Vi siete commosse?
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