In Cina ci sarà lo stop alle restrizioni tra qualche giorno per tantissime persone. Ecco anche cosa sta succedendo nel resto del mondo.
Le autorità cinesi hanno fatto sapere che a Wuhan, epicentro della diffusione del coronavirus nella provincia di Hubei, nella Cina centrale, si potrà tornare alla normalità dall’8 aprile. Per le altre province, invece, il divieto verrà tolto già da domani. Oggi, dopo diversi giorni, c’è un caso. Nel resto del mondo i casi continuano ad aumentare.
La città di Wuhan è in isolamento dal 23 gennaio 2020, dall’8 aprile i cittadini potranno muoversi liberamete, un gran bel risultato. Come riportato anche da Repubblica, le restrizioni vengono invece tolte già da domani per tutto il resto della provincia, ma solo le persone considerate sane potranno spostarsi dalle proprie abitazioni.
Dagli ultimi dati diffusi, in Cina i casi di coronavirus salgono a 78. Tra questi, uno solo a Wuhan dopo 5 giorni di fila a quota zero e 74 casi sono stati portati dall’estero. Sono i viaggiatori, che ritornando in Cina, fanno aumentare i contagi. Secondo i dati raccolti fino a lunedì i nuovi contagi di ritorno, in aumento al totale di 427, sono stati:
• 31 a Pechino,
• 14 nel Guangdong,
• 9 a Shanghai,
• 5 nel Fujian,
• 4 a Tianjin,
• 3 nel Jiangsu,
• 2 nello Zhejiang,
• 2 nello Sichuan,
• 1 a Shanxi,
• 1 a Liaoning,
• 1 a Shandong,
• 1 a Chongqing.
Inoltre, i 7 nuovi decessi sono stati tutti registrati a Wuhan, che ricordiamo essere stato il focolaio della pandemia.
In tutto il mondo i casi di coronavirus che sono stati registrati, superano i 380mila, mentre il numero dei morti è salito a oltre 16.500. Questi dati sono stati diffusi della Johns Hopkins University. Inoltre, le persone finora guarite sono 101.806 ed i decessi 16.559.
I ricercatori dell’università hanno stabilito che in Germania i casi sono arrivati a superare i 29mila e vittime sono 123. I dati però sono molto variabili a seconda dell’istituto che li raccoglie, la Zeit online, che di norma non differisce molto da quello della Johns Hopkins University, dava poco meno di 28 mila infezioni. La regione piu’ colpita rimane il Nord-Reno Vestfalia, dove si sono superati gli 8.200 contagi, seguito dalla Baviera con oltre 5.700 e dal Baden Wuerttemberg con 5.300 casi.
In Spagna, sono oltre 35mila i casi, mentre i decessi sono oltre 2.200 e le persone guarite sono 3.355.
In Iran il numero di casi è di poco meno di 25mila ed i morti sono quasi 2mila, sono guarite 8.931 persone. I dati sono stati comunicati dal portavoce del ministero della Sanità, Kianoush Jahanpour. Secondo i dati della Johns Hopkins University, l’Iran è il sesto Paese per numero di casi.
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In America le cose non vanno meglio, il Presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, ha però annunciato la sua intenzione di non chiudere per molto tempo: “Se fosse per i medici il mondo intero sarebbe chiuso“. In 15 giorni potrebbe decidere un allentamento delle regole, anche quelle sulla distanza di sicurezza per poter permettere a molte persone di ritornare a lavorare. Il Presidente ha paura che “la cura sia peggio della malattia“. I casi negli Stati Uniti, però, tendono ad aumentare: i positivi sono oltre 42.000 e i morti 520. La maggior parte dei casi è stata registrata nella città di New York, dove si concentra il 60% dei contagi di coronavirus dello stato di New York e il 35% di quelli negli Usa.
Nella Corea del Sud, le infezioni totali sono salite a 9.037, mentre i decessi sono saliti di 9 unità, a 120. Su 1.203 persone, per il 90% sudcoreani, giunte ieri nel Paese dall’Europa, 101 hanno mostrato i sintomi del coronavirus.
In Australia è stato richiesto l’intervento dei militari per rintracciare le persone che potenzialmente hanno contratto il coronavirus attraverso contatti con persone contagiate. Nello stato del New South Wales sono stati più di 500 casi confermati di Covid-19, su circa 1700 in tutta Australia.
A Cuba, i cittadini stranieri non potranno più entrare, a dare la notizia è Manuel Marrero Cruz, il primo ministro: “Potranno entrare a Cuba solo i residenti, che potranno essere cubani o stranieri che vivono e lavorano sul territorio nazionale. Tutte le compagnie aeree sono informate che chiunque entrerà d’ora in poi sul territorio cubano sarà trasferito immediatamente verso la zona di isolamento per 14 giorni nella provincia di appartenenza“. Per o turisti che si trovano già sull’isola è prevista un periodo di osservazione negli hotel di residenza, mentre saranno sospesi tutti i tour e gli affitti di automobili.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questi dati? Cosa ne pensate dello stop delle restrizioni che andavano avanti dal 23 gennaio?
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