Decreto #curaitalia | Partite iva e famiglie: come inoltrare la richiesta, le scadenze e le tempistiche per ottenere i soldi.
Questi tempi di quarantena forzata stanno mettendo in ginocchio molte famiglie, chi ha un’attività propria e non ha stipendio aziendale, chi è andato in cassa integrazione e anche chi lavora ancora e avrebbe bisogno di una babysitter che tenga i suoi figli. Gli italiani si stanno chiedendo in questi giorni quando arriveranno i soldi stanziati dal governo con il decreto Cura Italia. La risposta è: entro fine aprile. Ecco come e dove inoltrare la richiesta per ottenere i tuoi soldi e quali sono le scadenze.
Chi ha una partita iva, gli autonomi, i lavoratori agricoli, del turismo e dello spettacolo potranno richiedere un bonus di 600 €, a partire dal 31 marzo.
Per richiederlo dovranno collegarsi al sito dell’ Inps e presentare online la domanda. L’accesso avverrà tramite un codice pin che va richiesto sempre sullo stesso sito. Una volta collegati bisogna:
Dovrà essere messo inserito nella domanda online un iban di riferimento, entro un mese arriveranno sul direttamente sul conto 600 € netti.
1000 € PER MEDICI, INFERMIERI, OPERATORI SANITARI, FORZE DELL’ORDINE.
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Possono richiedere il Voucher: i genitori che lavorano con figli fino a 12 anni di età, che sono rimasti a casa. Per i voucher babysitter conta l’ordine di prenotazione. Ma l’Inps assicura:”se serve le risorse aggiuntive ci saranno “. L’importo di 600 € per pagare la babysitter sarà erogato attraverso un borsello virtuale creato dentro il libretto della famiglia, uno strumento che esiste già ed è virtuale. Prima cosa bisogna
L’ erogazione seguirà l’ordine di prenotazione e nel caso le domande per questo bonus dovessero superare il budget, messo adesso a disposizione, il governo è pronto a ricaricare il serbatoio.
In alternativa al Voucher, si può chiedere anche il congedo parentale fino 15 giorni.
Sull’Inps è già attivo il modo per fare domanda per il congedo parentale. La retribuzione dei congedi parentali e coperta per il 50%, per un totale di 15 giorni e vale:
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Sarà una circolare dell’Inps che stabilirà a breve se le casse integrazioni arrivaranno il 30 aprile o qualche giorno prima come dice il premier Giuseppe Conte, il quale vuole anticipare il pagamento attraverso le banche. Se così fosse i soldi arriverebbero sul conto del beneficiario entro il 15 aprile.
La cassa integrazione è pari all’80% dello stipendio fino a un massimo di 1.130 €, che vale per tutte le tipologie di azienda, anche quelle con un solo dipendente. Sarà attiva per nove settimane in tutta Italia per tutti i settori produttivi, ed è uno dei sostegni del governo più importanti. Un’azienda che vuole usufruire della cassa integrazione in deroga deve compilare la domanda, inserendo l’elenco dei lavoratori beneficiari.
L’iter della cassa integrazione parte dalle regioni che devono inviare all’Inps la lista dei beneficiari in modalità telematica. Per abbreviare i tempi il premier Conte vorrebbe che si seguisse un’altra strada e che fossero le banche ad attivarsi e a fare arrivare lo stipendio tramite bonifico, sul conto del lavoratore o in contanti per chi non lo ha. Il premier propone uno spostamento: dalla catena Inps-azienda-lavoratori alla catena banche-lavoratori. Ovviamente in questo caso l’Inps successivamente dovrebbe rimborsare gli istituti per i soldi che hanno anticipato.
Istituito dal governo anche un sostegno per quei tecnici, istruttori, impegnati nello sport dilettantistico, che avevano compensi sotto i 10.000 € esentasse, che fino ad oggi rischiavano di rimanere fuori da qualsiasi forma di contributo. Si tratta di un bonus di 600 € che verrà erogato una tantum. Comunque per tutti , società professionistiche e non, verrà sospeso il pagamento dei versamenti fiscali, previdenziali e assicurativi, fino al 31 maggio (con pagamenti spostati fino al 30 giugno). Inoltre chi ha in affitto un impianto pubblico non pagherà il canone.
“L’Inps ha tutta la liquidità necessaria per le pensioni. In ogni caso può contare su trasferimenti dello Stato. È bene dirlo in questo drammatico frangente per rassicurare il paese“: questo è quello che dice il presidente dell’Inps smentendo le voci riguardo una difficoltà dell’Inps a pagare le pensioni dopo maggio. Quindi non esistono problemi di liquidità per pagare le pensioni e tutte le altre prestazioni che eroga l’ Inps.
Purtroppo il governo non ha ancora indicato le misure pensate per categorie quali i professionisti e i lavoratori autonomi iscritti agli ordini professionali che hanno enti previdenziali diversi dalle Inps, come architetti, avvocati, ingegneri, giornalisti e via dicendo che sono circa 2 milioni. L’associazione che rappresenta tutte queste casse, l’Adepp, è in trattativa con l’esecutivo.
E voi Unimamme cosa ne pensate, sono chiare queste misure di cui si parla anche sull’Huffingtonpost?
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