Influenza stagionale: in netto calo i contagi. I dati della sorveglianza aggiornati.
Siamo agli sgoccioli dell’influenza stagionale 2019/2020. Con l’arrivo della primavera i contagi subiscono un drastico calo, sebbene l’emergenza nel nostro Paese ora sia tutt’altra e legata alla diffusione del Coronavirus. Proprio a causa di questa emergenza, nelle ultime settimane i dati del bollettino influenzale sono usciti più tardi. Un ritardo più che giustificato dal sovraccarico di lavoro per i medici e le istituzioni sanitarie nel monitorare i contagi ed elaborare dati e grafici, con precedenza per l’epidemia di Covid-19. Di seguito gli ultimi dati aggiornati del bollettino Influnet sui casi di influenza in Italia nell’11^ settimana del 2020, dal 9 al 15 marzo.
Sono nettamente in calo i casi di influenza in Italia, con la stagione epidemica ormai al termine. Nella 11^ settimana del 2020, quella dal dal 9 al 15 marzo sono stati segnalati dal sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità 264.000 nuovi contagi di sindrome simil-influenzale, rispetto ai 345.000 della settimana precedente. Questo andamento conferma il livello di incidenza nella soglia a bassa intensità, per la terza settimana consecutiva. Un’ottima notizia perché i casi di influenza in questo modo interferiscono sempre meno con quelli di coronavirus e non si confondono più con questi.
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Nella settimana dal 9 al 15 marzo, l’incidenza è di 4,4 per mille assistiti e a scendere è soprattutto l’incidenza nei bambini, mentre nelle fasce di età di adulti e anziani è più stabile, seppure in calo. I casi complessivi di influenza in Italia dall’inizio della sorveglianza, il 14 ottobre 2019, hanno raggiunto quota 7.199.000.
Nella 10^ settimana dell’anno le regioni con più casi di influenza sono in: Liguria (8,37 casi per mille assistiti), Provincia Autonoma di Trento (6,98 casi), Provincia Autonoma di Bolzano (6,83 casi), Lombardia (6,71 casi), Sardegna (6,21 casi), Marche (5,46 casi), Piemonte (5,40 casi), Toscana (5,23 casi), Abruzzo (4,71 casi per mille assistiti).
Per quanto riguarda l’incidenza dei casi di influenza per fasce di età nella 11^ settimana dell’anno, dal 9 al 15 marzo 2020, i più colpiti restano sempre i bambini da 0 a 4 anni, sebbene in netto calo: 6,03 casi per mille assistiti rispetto ai 13,61 della settimana precedente, più che dimezzati. Nella fascia di età 5-14 anni l’incidenza è di 3,23 casi, anche in questo caso più che dimezzata, in quella 15-64 anni è di 5,32 casi, in questo caso diminuita appena dai 5,90 casi della settimana precedente. Mentre negli individui di età pari o superiore a 65 anni è di 2,28 casi per mille assistiti dai 2,25 della settimana precedente.
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I dati del bollettino FluNews-Italia sono ancora riferiti alla 9^ settimana del 2020 (24 febbraio – 1 marzo), quando riportavano 169 casi gravi di influenza confermata, di cui 35 deceduti, dall’inizio della sorveglianza. I casi gravi hanno riguardato soggetti con diagnosi di Sari (Severe Acute Respiratory Infection-gravi infezioni respiratorie acute) e/o Ards (Acute respiratory distress syndrome-sindromi da stress respiratorio acuto), ricoverati in terapia intensiva. In 135 casi (82%) era presente almeno una condizione di rischio preesistente (diabete, tumori, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie croniche, obesità, ecc.). In 152 casi è stato isolato un virus di tipo A (84 casi A(H1N1)pdm09, 37 A(H3N2), 31 A/non sottotipizzato) e in 12 casi un virus di tipo B. Tutti i casi sono stati ricoverati in una Unità di Terapia Intensiva e/o subintensiva, 16 hanno necessitato del supporto Ecmo (Ossigenazione extracorporea a membrana) e 126 sono stati intubati.
Per quanto riguarda la mortalità generale (totale e non solo riferita all’influenza) il dato disponibile è sempre quello della 10^ settimana del 2020 (2 – 8 marzo), quando è stata è stata lievemente superiore al dato atteso, con una media giornaliera di 231 decessi rispetto ai 222 attesi (l’indicatore è ricavato dal sistema di sorveglianza della mortalità giornaliera (Sismg), basato sulla rilevazione in 19 città campione italiane che raccolgono quotidianamente il numero di decessi per gli ultra65enni per tutte le cause (non solo per influenza). Tale numero viene confrontato con quello atteso costituito dalla media dei decessi registrati nei cinque anni precedenti.
Nella 11^ settimana del 2020 si osserva una consistente riduzione dei campioni positivi all’influenza, in parte attribuibile al minor numero di laboratori che hanno comunicato i dati. Nel complesso, dall’inizio della stagione ad oggi, i ceppi di tipo A hanno rappresentato la maggioranza (67%), con prevalenza del sottotipo A(H3N2) (60% dei ceppi A sottotipizzati).
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La prima regola è la vaccinazione per i soggetti a rischio, come anziani, bambini, e persone immunodepresse, per prevenire. Per tutti gli altri invece valgono le comuni, ma sempre valide, regole:
Vi ricordiamo inoltre le caratteristiche che consentono di distinguere l’influenza da altre forme parainfluenzali:
I consigli degli esperti, in caso di sussistenza di questi sintomi, sono:
Cosa dite unimamme? L’influenza è arrivata a casa vostra, vi siete ammalate voi o i vostri figli? Tutte le informazioni con i bollettini sull’epidemia di influenza 2019/2020 le trovate sui siti web: Influnet, FluNews-Italia e Influweb.
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