Sarà, molto probabilmente, decisa la proroga della chiusura delle attività. Ci sono già delle date, ma bisognerà aspettare qualche giorno per la conferma.
Dall’ultimo decreto le attività non essenziali rimarranno chiuse fino al 3 Aprile, ma ci potrebbero essere dei cambiamenti sulla data di riapertura. E’ quello che hanno fatto sapere dal Governo dove stanno da giorni lavorando per trovare una la giusta misura per il contenimento dell’emergenza sanitaria.
Il ministro del lavoro, come riportato da Huffpost, Nunzia Catalfo ha dichiarato: “La chiusura di molte attività, che abbiamo recentemente disposto, dovrà sicuramente protrarsi. La riapertura è prematura”. Si sta per questo ancora discutendo su quali attività far ripartire e quando. Anche il ministro per la Salute, Roberto Speranza, è intervenuto: “Nella riunione svoltasi stamattina con il comitato tecnico scientifico è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua”. Se così fosse, dal 3 aprile l’Italia rimarrà ferma per altre due settimane. Solo poco prima di Pasqua si potrà ragionare su uno sblocco, “che sarà comunque mirato e graduale”.
Da Palazzo Chigi fanno sapere che proprio stamattina sulla scrivania di Conte sono pervenute le valutazioni su urgenze e aree che soffrono meno. Presumibilmente, la date sarà spostata al 15 o al 18 aprile.
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Come riportato da SkyTg24, l’intenzione di Conte è quella di seguire la strada della chiusura graduale. Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, intervenuto a Radio 24 ha affermato: “Sulla riapertura delle attività produttive è difficile pesarla per territori e più facile ragionare per filiere così da non creare asimmetrie tra le varie regioni“. Il ministro poi evidenzia che “parlare dei tempi di riavvio delle attività produttive oggi “è prematuro, serviranno ancora settimane“.
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Anche se tra due settimane alcune attività potranno tornare a funzionare, bisognerà fare sempre attenzione ai contatti tra le persone. Per questo motivo, come riportato in vari quotidiani, gli ultimi ad aprire saranno i bar, le discoteche, i pub, i ristoranti e tutti quei luoghi dove c’è un assembramento di persone. Resterà grande attenzione alla distanza tra i clienti, che dovrà essere sempre di almeno un metro sia per quanto riguarda i tavoli, sia per le aree comuni. Secondo quanto ipotizza il quotidiano La Repubblica sarà una ripartenza lenta, anche perché il governo teme i ponti di primavera.
Voi unimamme cosa ne pensate? Quando, secondo voi, si potrà tornare alla normalità?
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