Oggi, 2 aprile, è la giornata mondiale per l’autismo. Una giornata per sensibilizzare il mondo intero su di un argomento a volte sottovalutato. La lettera di una mamma da leggere sul rischio da Covid 19.
Il 2 aprile è la Giornata Mondiale dell’Autismo è stata istituita dall’Onu nel 2007. In questo giorno le singole organizzazioni dedicate all’Autismo, presenti in tutto il mondo, si riuniscono per collaborare insieme nell’ambito della ricerca scientifica. La Giornata Mondiale dell’Autismo è un momento di consapevolezza e riflessione importante. In questa giornata s’incoraggiano tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a prendere misure per sensibilizzare l’opinione pubblica su di una tematica così importante. Purtroppo in questi giorni duri legati all’emergenza sanitaria che tutto il mondo sta affrontando le famiglie si sentono “sole”. La chiusura delle scuole, delle attività extra scolastiche, palestre o piscine o centri d’incontro, rende tutto più difficile, sia per i ragazzi autistici e sia per i loro genitori. Anche se le scuole si sono impegnate a seguire al meglio gli studenti più fragili e con difficoltà cercando di mantenere un contatto costante.
Sono tante le iniziative che le associazioni stanno mettendo in atto per non far dimenticare al Mondo intero il problema dell’autismo. Ad esempio, Coordinamento Nazionale Docenti Diritti Umani (CNDDU), come riportato da Tecnica della Scuola, chiede al mondo della scuola di “illuminare le coscienze a distanza”. Ai docenti della scuola italiana di Primo e Secondo grado si chiede una copertina di Classroom azzurra, perché l’azzurro è colore che le Nazioni Unite scelsero per l’Autismo. Inoltre viene lanciato l’hashtag #SIAMOTUTTIUNICI che consiste nella condivisione su Classroom, “di una foto-collage che creeranno i ragazzi, fornendo ognuno di essi un’idea, uno spunto, e ricollegandosi ovviamente all’hashtag! Una foto-collage buffa, improvvisata, ma vera! Perché non c’è nulla di più vero: siamo tutti unici!”.
Naturalmente c’è l’associazione “AUTISM SPEAKS”, che dal 2010 propone l’iniziativa “Light it up blue” per aumentare la conoscenza e la consapevolezza sull’Autismo. L’associazione chiede alle pubbliche amministrazioni di tutto il mondo di illuminare un proprio monumento o edificio caratteristico di blu. Nel corso delle varie edizioni sono stati illuminati di blu, tra gli altri, l’Empire State Building di New York, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, la grande piramide di Giza in Egitto, l’Arco di Costantino a Roma e tantissimi monumenti di tutto il mondo e del Nostro Paese.
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Parlando di “blu”, vogliamo ora condividere la lettera di una mamma. Lei è Emanuela Russo, mamma di un bambino autistico e presidente dell’associazione di volontariato, la “Stele di Rosetta – autismo ed altre meraviglie”, e la lettera è stata condivisa sul suo profilo Facebook. La lettera serve per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie soprattutto in un momento così particolare legato all’emergenza Covid-19. Di seguito la lettera:
“Oggi in blu, dicono.
Oggi invece nero, vedo.
Oggi rossa è la zona.
Durante uno dei tanti ricoveri presso l’Oasi di Troina scattai la foto a Gregorio che vedete qui. Giocava con le ombre.
Già 2 decessi all’Oasi e 110 persone contagiate. Un dramma immenso nel quale piombano i miei pensieri. Nella mia mente la presa di coscienza del fatto che a Gregorio mai riuscirei a fare indossare una mascherina”.
L’istituto di cui parla è l’“Oasi Maria Santissima”, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Associazione Oasi Maria SS. ONLUS, un ente a rilevanza nazionale che si prefigge obiettivi di ricerca scientifica insieme a prestazioni di ricovero e cura di alta specialità “per lo studio multidisciplinare delle cause congenite ed acquisite del ritardo mentale e della involuzione cerebrale senile, individuazione dei mezzi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione”, come si legge sul loro sito. Ad oggi questo istituto si trova al centro del focolaio per Covid 19 a Enna.
Poi un pensiero ai ragazzi che sono in istituto ed al personale:
“Immagino per un attimo cosa staranno vivendo adesso i nostri ragazzi tra cui giovanissimi e adolescenti, chiusi all’Oasi in piena zona rossa.
Penso agli operatori. Ai medici che come Maurizio Elia non mollano e coraggiosamente resistono in trincea.
L’unico centro diagnostico presso il quale le famiglie di disabili in Sicilia trovano conforto e guida sicura, ormai da decenni!
Siamo cresciuti con l’Oasi…
Aiutate i nostri figli. Aiutate l’Oasi!”.
Nell’Oasi sono al momento 112 le persone, tra ospiti e operatori, risultati positivi al Coronavirus. E purtroppo c’è stato anche il decessa di una ragazza di 25 anni per Covid 19. Nella struttura è giunto, a sostegno, personale sanitario militare: 19 ufficiali e sottufficiali, tra medici e infermieri di esercito e marina.
Noi speriamo che l’appello di questa mamma arrivi più lontano possibile. E voi unimamme l’aiuterete?
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