L’infermiera simbolo dell’emergenza era risultata positiva. Adesso è guarita.
Era la festa delle donne, l’8 marzo, quando una dottoressa con la passione per la fotografia ha reso pubblico uno scatto che ha realizzato mentre era a lavoro. Nella foto pubblicata era ritratta un’infermiera che alla fine del suo turno estenuante si era addormentata sulla tastiera del computer, con ancora la mascherina ed il camice indosso.
Si chiama Elena Pagliarini l’infermiera dell’ospedale di Cremona diventata il simbolo nelle prime settimane dell’emergenza. Dopo qualche giorno da quella foto, l’infermiera del Pronto Soccorso, ha scoperto di essere positiva ed è stata posta in isolamento. Ad oggi, dopo diversi giorni, come riportato da Cremonasipuò, l’infermiera è guarita ed è solo in attesa del risultato del secondo tampone. Se questo dovesse avere esito negativo potrebbe ritornare a lavorare per aiutare i suoi colleghi durante l’emergenza coronaviurs.
Al giornale, Elena Pagliarini ha raccontato le ore prima di quella foto: “Era l’8 marzo, le 6 di mattina, la Festa della donna. Durante la notte era successo di tutto, una notte fatta di corsa tra i letti dei pazienti gravi che con i loro sguardi angosciati chiedevano aiuto e non capivano cosa stesse succedendo. Avevo anche pianto“. L’infermiera che lavora in ospedale dal 2005 non si è accorta che la sua collega le stava scattando una foto: “Non me ne sono accorta. Poco dopo l’istantanea è stata pubblicata su Facebook e da quel momento è iniziato il tam-tam“.
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Dal 13 marzo è in isolamento, perché è risultata positiva: “Tutti i giorni mi sento con le mie colleghe, la mia seconda famiglia. Siamo un bel gruppo. Non parliamo mai di lavoro perché loro non vogliono preoccupare me e io non voglio preoccupare loro“. Elena abita da sola e la quarantena sta andando bene: “Sto benissimo, grazie al cielo non ho nessun tipo di disturbo, a parte la mancanza del gusto e dell’olfatto. La quarantena è pesante ma mi anche dato modo di fare lunghe riflessioni, un lavoro di introspezione. Ho riscoperto il piacere di stare a casa e ritrovato quello di leggere. Per ammazzare il tempo ho sistemato gli armadi“. Adesso è in attesa di ricevere il risultato del secondo tampone, se fosse negativo ha il desiderio di ritornare a lavorare in quanto ama la sua professione, anche se è molto amareggiata per quello che sta succedendo: “Tutti i giorni si rischia, ma è il mestiere che ho scelto, una scelta di cui sono fermamente convinta. Mi spaventa, invece, psicologicamente l’idea di incontrare gli sguardi che ho visto quella volta. Non li dimenticherò mai, mai. Ho ancora tanta angoscia nel mio cuore. Ho perso degli amici e il papà di uno di loro. Quando tutto questo finirà, dovremo guardarci intorno e vedere chi è rimasto. Ho paura che mancherà qualcuno di cui non mi sono accorta“.
Voi unimamme avevate visto la foto?
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