Coppie in quarantena: “preparatevi al baby boom” dicono gli esperti

Coppie in quarantena: l’effetto atteso da diversi esperti sarà un baby boom. Le spiegazioni supportate da evidenze scientifiche.

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Coppie in quarantena: gli esperti dicono “preparatevi al baby boom” – Universomamma.it

Abbiamo già spiegato come per le coppie in quarantena avere rapporti sessuali più frequenti può davvero migliorare la salute. Tutti i benefici attesi potrebbero quindi incentivare ancor di più le coppie in questo periodo a ricercare intimità. Le conseguenze, se non si fa attenzione, potrebbero portare ad un’impennata delle nascite attese.

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“Baby boom”: l’effetto indotto dalla quarantena sulle coppie durante l’epidemia di Coronavirus

Più di un esperto ha previsto un vero e proprio boom di nascite attese a partire da dicembre 2020. “Sarà probabilmente il più grande baby boom che abbiamo visto” ha dichiarato il dottor Kevin Kathrotia, neonatologo americano, su Fox Business, spiegando che secondo gli studi e le esperienze del passato, ogni volta che ci sono disastri naturali segue un’impennata delle nascite. In realtà ha anche specificato che ciò magari non varrà per chi ha già figli, ma si è detto sicuro che le coppie che non ne hanno ancora li avranno tra 9 mesi.

Un’altra esperta, la ginecologa Renee Wellenstaein, ha confermato la previsione di Kathrotia, ma ha detto che il boom arriverà con un po’ di ritardo, dovuto al fatto che al momento le persone hanno giustamente paura. Ma non appena la minaccia di pandemia cesserà, in tanti vorranno fare un figlio. Intervistata dalla Cnn la ginecologa ha detto “Io non prevedo un baby boom tra nove mesi” spiegando che l’emergenza da Coronavirus è un caso grave.  In contesti meno gravi, come ad esempio una tempesta di neve, è molto comune notare un aumento delle nascite 9 mesi dopo, spiega la dottoressa. In caso invece di eventi che hanno causato morti e distruzioni la conseguenza è che il tasso di nascite si abbassa, come si può leggere in un paper del 2007  dell’Università del Texas e della Johns Hopkins University. Anche lo studio dei trend delle nascite in seguito a eventi come l’epidemia di Ebola in Africa del 2015 o dopo gli uragani Maria e Katrina negli Stati Uniti lo confermano.

Oltre a ciò concepire durante la quarantena, oltre a non essere così scontato dato il forte stress vissuto dalle coppie, ritiene la Wellenstein,  potrebbe essere rischioso, sia per un discorso di minore assistenza sanitaria garantita in alcune aree, sia per il fatto che contrarre un’infezione in gravidanza non è mai consigliabile.

Per concludere, secondo gli esperti, il baby boom ci sarà, ma non sarà immediato. La storia insegna che una volta che ci si sentirà al sicuro saranno molte le coppie che decideranno di concepire e crescere figli in un contesto più tranquillo e di crescita anche economica, e quindi si potrà registrare un rimbalzo dei tassi di natalità nel prossimo futuro, compreso tra 1 e 5 anni.

Un dato, quello prevista, che probabilmente andrà a compensare il calo delle nascite previsto per il blocco, almeno in Italia, delle procedure di fecondazione assistite, per le quali gli esperti hanno previsto circa 4500 nascite in meno.

E voi unimamme, che ne pensate?

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