Coronavirus: no ai centri estivi e nuove regole al mare, le previsioni di una dottoressa sull’epidemia. Cosa ci aspetta nei prossimi mesi.
Mentre i dati sull’epidemia di Coronavirus in Italia confermano il trend positivo della continua diminuzione dei nuovi contagi, già si comincia a pensare al dopo emergenza. Cosa accadrà quando verranno allentate le misure di contenimento e potremo ricominciare a uscire di casa? Come sarà la vita? Cosa potremo e non potremo fare? Domande legittime a cui gli esperti iniziano a dare qualche risposta, come previsione di un futuro ancora tutto da costruire e con molte incognite.
Sulla diffusione dell’epidemia di Covid-19 in Italia cominciamo a tirare qualche sospiro di sollievo, grazie alla netta riduzione dei nuovi casi negli ultimi due giorni, soprattutto oggi che sono stati meno della metà di ieri e si comincia già a intravedere l’inizio della discesa della curva epidemica, sebbene da parte delle autorità sanitarie ci sia molta prudenza. Superato il momento critico sarà necessario cominciare già a organizzare la vita di tutti i giorni dopo l’emergenza per prendere tutte le precauzioni necessarie ad evitare che divampi nuovamente l’epidemia.
Le misure di contenimento dei contagi, su tutte il distanziamento sociale, verranno allentate ma non eliminate del tutto, non subito almeno. Se una volta che sarà terminata l’emergenza con il virus dovremo imparare a convivere perché non sparirà del tutto, allo stesso modo dovremo imparare a vivere anche con alcune regole di comportamento che sono diventate essenziali.
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Non potremo più tornare alla vita che facevamo prima che scoppiasse l’epidemia, almeno non subito. Saremo ancora tenuti ad osservare le regole del distanziamento sociale, molto probabilmente dovremo indossare le mascherine chirurgiche e soprattutto dovremo evitare gli assembramenti. Passerà ancora molto tempo prima che potremo tornare ad assistere a un concerto o a uno spettacolo al cinema o a teatro o a qualsiasi altro evento pubblico affollato. Per lungo tempo sarà vietato fare colazione o l’aperitivo al bancone del bar. Al ristorante i tavoli saranno distanziati e non potremo andarci in comitiva. Le scuole molto probabilmente non riapriranno più per questo anno scolastico e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha già accennato addirittura all’ipotesi che anche a settembre si riprenda il nuovo anno scolastico con le lezioni a distanza, per evitare i rischi nelle cosiddette classi pollaio. Palestre, centri sportivi, parrucchieri e centri estetici non riapriranno subito e quando lo faranno saranno comunque sottoposti a regole ferree per prevenire nuovi contagi. Queste sono le indicazioni che sentiamo in questi giorni provenire dai vari esperti su come sarà la nostra vita dopo la quarantena.
Nello specifico, la dottoressa Patrizia Laurenti, professore associato di igiene all’Università Cattolica Policlinico Gemelli, ha spiegato in un’intervista al quotidiano Il Messaggero che cosa ci aspetta dopo l’emergenza: “Il nostro futuro sarà la distanza: evitare gli assembramenti, dimenticare iniziative sportive, sociali, culturali in cui ci si possa trovare in tanti, dalla scuola ai centri estivi“. Per chi pensava di recuperare se non tutta almeno buona parte della propria vita precedente all’epidemia questa risposta è un colpo al cuore. La gran parte delle attività sociali, quelle che ci sono state tolte durante questa quarantena, non potrà riprendere per molto tempo o solo in forma estremamente ridotta. Non sarà facile per il nostro equilibrio psicologico questa privazione così duratura.
Sono soprattutto le ultime parole della professoressa Laurenti che probabilmente stanno già mettendo in allarme molti genitori e forse hanno già fatto rizzare i capelli sulle vostre teste, care unimamme: “Dimenticare i… centri estivi“! E dove li portiamo questa estate i nostri figli dopo averli tenuti reclusi in casa per tutto questo tempo? Con i genitori che si sono arrabattati tra il loro smart working e le lezioni online dei figli, lavorando spesso il doppio di quello che facevano prima. Per molte famiglie che non potranno andare in una località di vacanza la prossima estate – sempre che si potrà farlo – tenere a casa i figli anche in estate, a causa della chiusura dei centri estivi, sarà un vero incubo. Si spera che si possa trovare una adeguata soluzione di compromesso tra norme di prevenzione sanitaria ed esigenze di famiglie e bambini.
Anche le abitudini in spiaggia verranno stravolte. Forse in estate potremo andare al mare, anche perché è un’attività all’aperto, ma anche in spiaggia sarà necessario osservare il distanziamento sociale. Addio spiagge “carnaio”. La professoressa Laurenti ha spiegato che “anche gli stabilimenti balneari dovranno ricollocare gli ombrelloni, in base alle distanze“. Il nostro modo di vivere verrà stravolto, anche per quanto riguarda le vacanze al mare.
“Dovremo continuare a vivere rispettando la distanza e portando le mascherine correttamente al di sopra del naso per un bel po’ di tempo – ha sottolineato la professoressa -. E non ci dimentichiamo l’igiene delle mani, teniamo sempre un gel in borsa, anche dopo aver tolto la mascherina, conviene usarlo. Poi vediamo cosa ci proporrà il Governo, la strada è abbastanza chiara, riaprire alcune attività produttive per i motivi sociali ed economici che abbiamo presenti”. Alcune, non tutte ancora.
Nel frattempo, le regole fondamentali da rispettare per evitare i nuovi contagi sono: “Isolamento, distanza, uso delle mascherine, protezioni igieniche“.”Andremo avanti così almeno fino a Pasqua – ha aggiunto Laurenti -. Siamo a metà dell’opera, siamo sopra la montagna, diciamo così, adesso dobbiamo fare la discesa“.
Che ne pensate di questa prospettiva unimamme?
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Informazioni aggiornate sull’epidemia di coronavirus e su come comportarsi sul portale web del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
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