La Cassazione ha accolto il ricorso per il risarcimento chiesto dai 3 figli di Marianna Manduca, che era stato oggetto di controversie.
Unimamme, una buona notizia per la famiglia di Marianna Manduca, la mamma assassinata dal marito nel 2007 dopo che lei lo aveva denunciato per 12 volte.
Risarcimento per i figli di Marianna Manduca
Per i suoi tre figli, rimasti orfani della mamma, era stato stabilito un risarcimento 259 mila Euro da parte dello Stato per la mancata tutela dello Stato nei riguardi della donna. Quando è morta Marianna aveva 32 anni e 3 figli, viveva a Palagonia, in provincia di Catania ed è perita per mano del marito Saverio Nolfo, il 3 ottobre del 2007. Marianna aveva sporto 12 denunce, ma non era stata ascoltata. C’era stato un episodio in cui il marito si era pulito le unghie nel coltello con un ghigno che presagiva la tragedia imminente. Nel marzo del 2019 la Corte d’Appello di Messina aveva annullato il cospicuo risarcimento.
La Corte aveva stabilito che non sarebbe bastato sottrarre all’omicida il coltello con cui ha poi compiuto il delitto “dato il radicamento del proposito criminoso e la facile reperibilità di un’arma simile”. Ora però la Cassazione ha accolto il ricorso dei 3 figli della donna. I bambini sono stati adottati dal cugino di Marianna, insieme a sua moglie, con la quale aveva già dei figli. Il caso di Marianna sarà riesaminato dalla Corte di Appello di Catanzaro, dopo l’annullamento del verdetto emesso dalla Corte di Appello di Messina il 19 marzo 2019. I giudici, questa volta, hanno accolto il ricorso di Carmelo Calì, il cugino di Marianna che si è costituito in giudizio contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Calì ha commentato questa nuova sentenza: “È sentenza importantissima, non solo per la nostra famiglia ma per tutte quelle persone che hanno denunciato e non hanno avuto giustizia. Ora attendiamo il nuovo giudizio davanti alla Corte d’Appello di Catanzaro. Io nella giustizia ho sempre creduto come anche mia cugina Marianna che ha reagito alla violenza e ha denunciato dodici volte il suo aguzzino prima di essere uccisa. Io e tutti i ragazzi siamo sereni e abbiamo un solo pensiero, quello di avere giustizia“.
Unimamme, cosa ne pensate di questa svolta di cui si parla sul Messaggero?
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