Bimba morì a 7 anni a scuola durante l’intervallo. Ad oggi, dopo 11 anni è stata emessa la condanna verso la maestra, la scuola e la provincia.
In seguito ad un terribile episodio avvenuto nel 2009, una maestra di una scuola primaria è stata condannata ad un ingente risarcimento nei confronti dei familiari di Manal Benhaddou, una bambina di 7 anni morta dopo aver battuto la testa a scuola.
La storia risale appunto al 2009, quando la piccola Manal, insieme ai suoi amici, giocava nel cortile della scuola elementare “Martin Luther King” di Bolzano. Mentre giocava ha battuto violentemente il capo contro quello della compagna. Quando alla fine dell’intervallo gli alunni sono rientrati in classe per il proseguimento delle lezioni Manal si sentì male e vomitò. Subito furono avvisati i genitori, l’insegnante non riferì dello scontro avvenuto nel cortile.
La piccola è stata riportata a casa dal padre, ma siccome le sue condizioni peggioravano venne portata in ospedale. Qui i medici decisero subito di operarla alla testa per cercare di limitare i danni di un’emorragia cerebrale. Purtroppo, come riportato anche dalla Stampa, era trascorso troppo tempo per salvare la bambina che infatti, nonostante l’intervento chirurgico, morì dopo alcuni giorni di coma.
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Adesso, a seguito del processo, la giudice, Ulrike Ceresara, ha riconosciuto l’insegnante ed anche la scuola e la Provincia responsabili del decesso di Manal che dovranno risarcire la famiglia per un milione di euro. Il motivo, come si legge dagli atti, è “per inadeguatezza del soccorso prestato e quindi per intempestivo ricovero presso l’ospedale di Bolzano”.
La piccola si sarebbe potuta salvare se fosse stato subito avvisato il 118. L’insegnante, la scuola e la Provincia hanno annunciato ricorso, l’udienza d’appello è prevista a dicembre.
Voi unimamme eravate a conoscenza di questa terribile vicenda? Cosa ne pensate della decisione del giudice?
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