Jaxon Buell, conosciuto in tutto il mondo come “Jaxon Strong”, purtroppo è morto. Jaxon è nato ed ha stupito tutti per essere sopravvissuto alla nascita e per aver vissuto diversi anni, nonostante le previsioni dei medici. La sua incredibile storia e le toccanti parole del papà.
Il 1° aprile Jaxon “è morto tra le mie braccia e circondato dai suoi genitori e dai suoi famigliari che lo amavano e gli davano conforto e infinite ore di coccole durante i suoi ultimi giorni“, ha raccontato il papà, Brandon Buell, con una mail a Today. “Jaxon era davvero speciale, pieno di forza, dolcezza e uno spirito straordinario, e ci mancherà” ha aggiunto. Ma andiamo per ordine.
La storia di Jaxon Buell, meglio conosciuto come Jaxon Strong: il bambino considerato “un miracolo”
Jaxon Buell è nato il 27 agosto del 2014, in Florida, ma sin da quando era nella pancia della mamma ha dimostrato una forza e una voglia di vivere incredibili, per questo è stato soprannominato Jaxon Strong.
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Jaxon è nato con una grave malformazione cerebrale, la microidranencefalia, che lo ha privato dell‘80% del cervello. Già alla seconda ecografia, effettuata alla 17esima settimana, i medici si erano accorti di questo problema: il cervello di Jaxon aveva smesso di svilupparsi. Da quel momento sono iniziati esami e test. I medici non erano certi che il bambino sarebbe nato vivo, tant’è che alcuni consigliarono ai medici di abortirlo. I coniugi Buell, Brandon e Brittanny, però non hanno accettato.
La microidranencefalia è una condizione derivata da due cause:
- la prima è la microcefalia, malformazione neurologica per cui la circonferenza del cranio è più piccola della media
- e la seconda è l’idranencefalia per cui il cervello è pieno di fluido spinale nella zona di norma occupata dagli emisferi cerebrali.
Alla nascita, avvenuta con parto cesareo a 37 settimane, Jaxon era molto piccolo e la testa non completamente sviluppata. Jaxon è rimanasto in Terapia Intensiva Neonatale per 3 settimane e mezzo, poi i medici hanno detto ai genitori: “Non c’è nulla che possiamo fare per lui. Portatelo a casa e fatelo stare a suo agio”. In realtà il papà ha poi spiegato che il bambino non ha avuto bisogno di molte cure. Jaxon soffriva di crisi epilettiche, aveva bisogno di una cannula per alimentarsi, ma non aveva bisogno di ossigeno. Inoltre, ricorda il papà, sorrideva sempre.
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Alla famiglia è stato detto che il bambino non sarebbe arrivato al primo compleanno, ma anche questa volta i medici si sbagliavano. Jaxon ha superato il primo traguardo ed è arrivato quasi fino al sesto: ad agosto di quest’anno avrebbe infatti compiuto 6 anni.
Durante questi anni il bambino è cresciuto ed ha fatto piccoli ma significativi progressi. Inizialmente non aveva il controllo dei movimenti, ma superati i due anni Jaxon ha imparato a dare i baci e a muoversi verso i genitori e i giocattoli. Alcuni scienziati hanno anche deciso di studiare il cervello di Jaxon, come ha raccontato il papà. Il dottor Patterson, professore di Neurologia, Genetica pediatrica e medica presso la Mayo Clinic, aveva infatti spiegato che “i bambini con questo tipo di problemi possono aiutarci a ripensare al ruolo dello stelo del cervello e della corteccia a livello cosciente“.
La storia di questo bambino da subito ha toccato il cuore di milioni di persone, venendo ripreso da diversi media. Ed i genitori ne sono consapevoli: “C’è un miracolo dietro la storia di Jaxon. Vogliamo far sapere alle altre famiglie che anche quando c’è una situazione oscura, ogni vita dovrebbe essere celebrata, apprezzata e amata “, ha detto il papà. Nell’ultimo anno, racconta Brandon, Jaxon aveva mostrato segni di rallentamento ed aveva iniziato delle cure ospedaliere a casa. La famiglia ha quindi avuto modo di preparsi lentamente a salutarlo. Il padre ha specificato che il figlio non è morto per il Covid 19. Ed infine ha aggiunto: “L’eredità di Jaxon riguarda la sua forza e il suo straordinario spirito dolce. Ha davvero reso me, sua madre, la sua famiglia e tutti coloro che hanno conosciuto la sua storia persone migliori“.
E voi unimamme, ricordavate la storia di questo bambino prodigio e dell’eredità che ha lasciato?
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