Una maestra appassionata della scuola elementare porta la scuola a domicilio per i vicoli di Napoli: “anche scambiare due chiacchiere dal balcone è importante”
Angela Parlato, una maestra della scuola elementare, porta la scuola a domicilio per i vicoli di Napoli, andando dai suoi studenti “balcone per balcone” visto che molti bambini sono senza connessione. Angela lavora da anni nei Quartieri Spagnoli di Napoli, dove ha anche scelto di vivere forse per stare più vicino ai suoi studenti. Angela è un insegnante appassionata e pensa ogni giorno ai suoi studenti e alle loro famiglie. Insieme ad un gruppo di volontari del centro sociale “lo sgarrupato“, ogni giorno porta la spesa a chi ne ha bisogno e tra questi ci sono anche le famiglie dei suoi e allievi. Angela inoltre aggiunge alla spesa che porta anche libri, quaderni e pennarelli. La maestra infatti ha recuperato da scuola, insieme ai quaderni anche penne e libri in modo che i suoi alunni possano continuare a studiare e a non perdere l’allenamento. Ma oltre ai libri anche incontrarli e poterci parlare secondo Angela è d’aiuto: “anche scambiare due chiacchiere dal balcone è importante”.
I quartieri spagnoli di Napoli oltre ad essere un quartiere povero è anche un quartiere pieno di umanità. Un quartiere dove a rimetterci però, troppo spesso sono i bambini, bambini che normalmente soffrono tra tra i banchi di scuola, perché si sentono in trappola, figuriamoci quindi quanto soffrano adesso durante la quarantena.
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Angela racconta l’incontro con i suoi allievi “i bambini che ho incontrato li ho visti quasi sempre dai balconi. Molti bambini sono provati. Lo dimostra il fatto che vogliono ritornare a scuola. Hanno bisogno della normalità, anche se è una normalità forzata perché per tanti di loro la scuola è una forzatura. Già di solito non è facile tenerli in classe bloccati una giornata intera. Però vogliono tornare a scuola, i bambini hanno bisogno di normalità”.
La maestra Angela non ha potuto fare delle lezioni virtuali come le sue colleghe perché non tutti i bambini hanno i mezzi per seguirle: “sembra strano a dirsi nel 2020, ma non tutti i miei alunni hanno a casa il computer o la connessione internet per cui io non posso svolgere la didattica online. Tutti hanno gli smartphone comprati a rate di 10-15 € al mese, però non hanno gli strumenti per poter lavorare sulla didattica digitale.“ E aggiunge: “soprattutto i bambini che vivono nei terranei, nei bassi, sono quelli più colpiti, perché stanno in pochi metri quadri dieci o cinque persone, quando tutto va bene e tenerli a bada, chiusi dentro, senza uno sfogo è molto difficile. Ma io non li lascio soli”.
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Vista questa situazione la maestra Angela si è dovuta organizzare ed inventarsi un modo per essere d’aiuto ai suoi alunni. Angela è davvero instancabile, gira tutto il giorno con le buste della spesa, bussa alle porte e saluta infondendo coraggio e speranza, prima fra tutti ai suoi alunni che ne hanno più bisogno. Come dice Angela “a quell’età il rapporto umano non può essere sostituito da un computer, c’è bisogno di guardarsi negli occhi”.
E voi unimamme cosa ne pensate di questa magnifica maestra delle elementari di cui parla Il Riformista?
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