In vista dell’estate si pensa a come organizzarsi per andare in spiaggia in sicurezza. Si potrà andare, forse, anche nelle seconde case.
Come tutti gli anni quando arrivano i mesi più caldi si inizia a pensare a dove trascorrere le vacanze. Quest’anno a seguito dell’emergenza sanitaria che il nostro Paese, ma tutto il Mondo, sta affrontando, sicuramente i mesi più caldi saranno molto diversi da quelli degli anni passati. Gli operatori del settore del turismo non sanno quando e se potranno ripartire e dal Governo ancora non ci sono novità.
Intervistata dal Fatto Quotidiano, la sottosegretaria del Ministero per i beni e le attività culturali, Lorenza Bonaccors, ha cercato di chiarire alcuni dubbi iniziando a spiegare che l’obiettivo è quello di dare la possibilità agli italiani di andare in spiaggia “a patto che ci siano tutte le condizioni di sicurezza che la situazione richiede”. Questo per far si che la “vacanza non vada a peggiorare una situazione già delicata”. Quando si avranno notizie ancora non si sa, ma “già nei prossimi giorni si lavorerà perché si arrivi in breve a un atto con il quale dare il via libera agli stabilimenti balneari perché possano iniziare a prepararsi alla stagione estiva“.
Il via libera dovrà arrivare dal Ministro per la Salute, Roberto Speranza, che darà un indirizzo alle Regioni su come muoversi, anche se queste potranno essere comunque autonome nella decisione. In seguito se si deciderà di dare il via alla stagione estiva si dovranno prevedere anche delle regole: “Dall’uso delle mascherine al distanziamento sociale, ma per quello è un po’ presto. Sarà un momento cruciale nel quale è necessario stare attenti ed evitare di fare passi indietro nella lotta al Covid19“.
L’obiettivo sarà anche quello di cercare di non ritrovarsi con folle di bagnanti sulla battigia, che nel nostro Pese è uno scenario comune nei mesi estivi. La sottosegretaria spinge per un turismo che vada a favorire i “borghi antichi” piuttosto che i lidi super affollati e spinge per le “vacanze di prossimità“: “Stiamo cercando di capire, attraverso alcuni rilevamenti, la propensione degli italiani a vivere vacanze in mete più vicine, anche perché molti cittadini devono fare i conti anche con la crisi economica, e a preferire mete meno affollate di turisti, come i piccoli borghi, di cui l’Italia è davvero molto ricca“.
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Alla domanda se ci si potrà spostare nella casa al mare , la sottosegretaria risponde positivamente: “Chi ha una seconda casa in un’altra regione, magari perché originario di un territorio bagnato dal mare, in Campania, Sicilia, Puglia, Calabria solo per fare alcuni esempi, dovrebbe poterlo fare anche la prossima estate. Questo almeno è l’obiettivo, perché tutto dipende da come si evolverà la situazione“.
Mentre si attendono le linee guida dal ministero della Salute, gli imprenditori ed esperti provano a pensare a come affrontare questa estate, tra di loro anche l’infettivologo del policlinico Gemelli di Roma Roberto Cauda.
L’ infettivologo è sicuro che non ci sarà bisogno di indossare la mascherina in spiaggia: “Un conto è se stai in un luogo chiuso. Ma all’aperto, in una situazione come quella della spiaggia, la possibilità teorica che il virus possa rimanere nell’ambiente è molto più ridotta. Certo, dovremo mantenere le distanze”, come riportato anche da il Corriere. Per quanto riguarda il bagno sarà consentito se è vero quello che dice Patrizia Bagnarelli, virologa dell’ospedale Torrette di Ancona, secondo la quale “il virus non sopravvive in acqua”.
Per organizzare gli stabilimenti balneari, Federbalneari e organizzazioni sul territorio hanno lanciando qualche idea:
• Prenotazione obbligatoria per gli stabilimenti.
• La sabbia sarà disinfettata periodicamente.
• Le distanze tra ombrelloni saranno aumentate (14-16 metri quadrati, si propone, tra uno e l’altro).
• Ipotesi di ombrelloni “familiari”, per massimo 3-4 persone, come se fossero case: appena ci si allontana, si dovrà indossare la mascherina.
• App per fasce orarie per i soggetti a rischio, come gli anziani.
• Le aree di gioco comune saranno inattive.
• Distanziamento personale e posate monouso per i ristoranti.
Infine, si penserebbe anche a delle autocertificazioni, sorta di patente di immunità, ma anche ai test rapidi del sangue da fare prima di recarsi in spiaggia.
Per quanto riguarda invece il turismo estero bisognerà forse rinunciare a viaggiare perché molti Paesi lo vieteranno. Anche molti stranieri non verranno nel nostro Paese, si calcola che in tutta Italia mancheranno quest’estate 25 milioni di stranieri. Forse, sarà più facile viaggiare in Italia, negli aerei non verranno occupati i sedili centrali e già molte compagnie incoraggiano a portarsi il cibo da casa. Tra i consigli delle compagnie aeree c’è l’uso delle mascherine, di lavarsi spesso e per almeno 20 secondi le mani e stare a casa se si ha febbre. Inoltre non saranno messe a disposizione dei passeggeri coperte o cuscini. Per quanto riguarda i treni sono già attive sanificazioni continue e dispenser, mentre il personale indossa guanti e mascherine e non c’è più la carrozza bar.
Voi unimamme cosa ne pensate di queste disposizioni? Se dovessero darci il via libera dove vorreste andare?
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