I figli che trascurano i genitori anziani e disabili commettono reato: la sentenza della Cassazione nel caso di una mamma e dei suoi 3 figli.
Spesso abbiamo parlato del dovere dei genitori di mantenere i figli anche dopo la maggiore età, se questi perseguono un progetto educativo o un percorso di formazione.
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In realtà, come alcuni ben sanno, le posizioni possono invertirsi: può arrivare cioè un momento in cui i figli devono occuparsi dei genitori e provvedere al loro mantenimento. Non sempre però i figli sentono il dovere morale di farlo, e la storia di cui vi parliamo è uno di questi casi.
Figli si rifiutano di assistere e mantenere la mamma disabile: condannati penalmente
I giudici della Corte di Cassazione Penale, nella sentenza n. 12201 pubblicata il 15 aprile 2020, hanno stabilito che il figlio che non fornisce alcun aiuto economico al genitore portatore di handicap, pur in presenza pensione e di indennità di accompagnamento, infrange ben 2 articoli del codice penale e alcuni del codice civile.
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Tutti i figli hanno l’obbligo di assistere e mantenere i genitori, a stabilirlo due articoli del Codice Penale:
- l’art. 579 che prevede la reclusione fino a un anno o una multa fino a 1032 euro al figlio che viola “gli obblighi di assistenza familiare” non fornendo ai genitori, in condizioni economiche precarie, i necessari mezzi di sussistenza
- l’art. 581 che invece punisce l’abbandono di persone incapaci come potrebbero essere genitori con gravi handicap.
Anche nel Codice Civile, a partire dall’art. 443, viene stabilito che se una persona non è in grado di procurarsi reddito (per motivi legati all’età o alla salute), il coniuge o, in assenza di questo, i figli devono provvedere al mantenimento.
Come è chiaro tale obbligo varia in relazione alle possibilità economiche dei figli, ma tutti i figli devono provvedere al mantenimento dei genitori in difficoltà in proporzione alle proprie disponibilità. Chi non lo fa rischia un’incriminazione penale e una condanna civile a versare gli alimenti. C’è però una condizione? L’unica persona in grado di intentare azione legale è il genitore, gli eventuali fratelli non possono.
Se poi il genitore vive con un’altra persona, una badante o un compagno, ciò non fa venir meno l’obbligo di assistenza dei figli. In tal caso infatti l’unica differenza è che verrebbe meno l’ipotesi dell’art. 581 del Codice Penale, ossia l’abbandono di persona incapace.
E’ quanto ha stabilito la Corte di Cassazione che ha confermato la decisione della Corte d’Appello, ed ha quindi condannato i 3 figli di una donna anziana disabile, in dialisi e affetta da demenza, titolare di indennità di accompagnamento e che convive con un compagno. I figli si erano infatti rifiutati di contribuire alle spese necessarie. La Corte, che ha ritenuto irrilevante la circostanza che il compagno della donna coprisse già le spese ai fini del riconoscimento dello stato di bisogno della donna, ed ha previsto per quest’ultimo il diritto al risarcimento del danno morale per la mancata assistenza dei figli ma non a essere rimborsato per quanto ha già corrisposto.
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E voi unimamme che ne pensate di questa sentenza di cui si parla sul portale La Legge per Tutti? La ritenete giusta?
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