Un bambino di 5 anni è rimasto senza genitori perché questi erano ricoverati a causa del coronavirus, il piccolo è stato accolto in hotel seguito dalla comunità.
Unimamme, questa emergenza ha visto svolgersi molti drammi, ma a fronte di tanto dolore si sono visti anche molti esempi di umanità e solidarietà, come ci ricorda la vicenda di questo bambina di 5 anni di Ancona di cui vi parliamo oggi.
A raccontare l’intera vicenda è il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, che ha pubblicato un post su Facebok qualche giorno fa. Il papà e la mamma di questo piccolo si sono ammalati di Covid 19. Purtroppo non avevano nessun parente che potesse occuparsi del figlio, ancora piccolo. Mentre i genitori erano in terapia intensiva a Le Torrette il bambino, negativo al tampone, aveva bisogno di un domicilio. “Non possono prenderlo in carico le normali strutture che accolgono minori, c’è un serio rischio contagio” ha scritto il sindaco. Così l’hotel 4 stelle gli ha offerto gratuitamente vitto e alloggio, riservando una camera comunicante anche alle persone della comunità che si occupa del piccolo. Tutto questo per 1 mese.
I membri dell’hotel hanno garantito al piccolo tutta la sicurezza possibile e gli hanno cucinato i piatti preferiti. Poi al bambino sono stati dati vestiti e giochi in modo che potesse distrarsi. Purtroppo il papà del piccino non ce l’ha fatta, ma la mamma, Amèl Messahoud, di origine tunisine, invece sì e a lei è stato dedicato lo striscione nel messaggio del sindaco. “Bentornata a casa Amel, il condominio”. I vicini di questa famiglia hanno voluto far sentire al bambino e alla mamma la loro solidarietà e il sostegno. “Quel lenzuolo steso al balcone dice che ora mamma e piccolo possono abbracciarsi. Forte. E dice anche che in questa immane tragedia l’umanità può dare il meglio di se stessa: dai medici e gli infermieri che combattono ogni giorno per tutti noi, al titolare del Seeport Hotel che ha fatto questo gesto anche se l’immagine di questa specie di peste poteva intaccare quella della sua attività, ai nostri operatori che non si sono rassegnati a costruire per Andrea un percorso di serie B, ad un palazzo intero che accoglie il ritorno di una mamma come una vittoria per tutti. È un bell’insegnamento.🙏🏻 Buona vita Amel, buona vita Andrea.” ha scritto il sindaco sulla sua pagina Facebook. Il messaggio ha ricevuto 3829 Like e1000 condivisioni, diventando virale. “Ho lottato perché fuori ad aspettarmi c’era mio figlio” ha rivelato, in seguito, la donna.
Unimamme, cosa ne pensate della conclusione di questa vicenda raccontata su Il Resto del Carlino?
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