Il 22 aprile si celebra il 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra e in questa occasione è stata lanciata una campagna che vuole arrivare al Presidente del Parlamento Europeo e al Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte.
Con la pandemia in atto e il lockdown è forte la pressione per ripensare a cosa possiamo fare per tutelare la nostra Terra, visto che tra i fattori scatenanti di epidemie e virus, la scienza lo dimostra, c’è anche lo sfruttamento dell’uomo.
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Inoltre proprio il lockdown dovuto alla pandemia da Coronavirus ci sta permettendo di vedere la terra come non la vedevamo da anni: l’aria è più pulita, le acque idem, gli animali si fanno vedere. E’ come se il nostro pianeta stia “riprendendo ossigeno“.
Riprendendo il discorso della Presidente dell’Associazione Rifiuti Zero Sicilia, Manuela Leone, “Oggi la politica si trova di fronte ad grande un bivio che è anche una opportunità di scelta. Dovremo ricominciare a riattivare le fabbriche, riavviare l’economia, rilanciare una visione politica a breve/medio e lungo raggio necessariamente trasformata dalla pandemia Covid19 e suoi effetti locali e globali. Quanto spazio vorra’ dare la politica alla transizione ecologica?
E’ tempo di attuare la politica della sostenibilità economica, ambientale e umana”
Questa Associazione, nata 10 anni fa, ha aderito alla campagna di Zero Waste Italy e del Centro di Ricerca Rifiuti Zero Capannori, con la quale hanno un messaggio chiedendo a tutti noi di aderire e condividere: “Ascoltiamo il pianeta!”.
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Secondo gli esperti per ripartire è necessario ripensare a tutta la catena produttiva, fino alla gestione dei “rifiuti”. Occorre un lavoro di ri-progettazione “industriale” e “civile”, perché tutti possiamo contribuire e fare la differenza. Occorre investire sulle misure di prevenzione e sulla riduzione dei rifiuti, delle materie post consumo.
Di seguito la lettera appello di Rossano Ercolini, Presidente di Zero Waste Italy:
Al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli e al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
“La crisi del corona virus (che pur da molti è segnalata come derivante dagli equilibri naturali violati dal modello lineare di sviluppo provocati dall’uomo) rischia di far dimenticare i grandi temi della TRANSIZIONE ECOLOGICA che gran parte delle opinioni pubbliche mondiali aveva ormai cominciato a comprendere. Infatti le fabbriche chiuse e il calo drastico della mobilità di massa sta facendo crollare insieme agli inquinamenti e ai consumi (fatti, certo positivi) anche le condizioni sociali di milioni di persone a partire dalle classi sociali più vulnerabili. Il rischio è che a tale disagio si tenti di rispondere da parte di Europa ed Italia rilanciando attraverso una pioggia poco controllabile di stanziamenti, un malinteso senso di sviluppo economico riesumando gli apocalittici errori del passato rivolti ancor più ad aggredire gli equilibri naturali ed a riproporre il prelievo incontrollato di “risorse” finalizzandolo alla “ripresa dei consumi” e cioè all’usa e getta (plastica ed imballaggi a go-go). QUESTO NON DEVE AVVENIRE. Zero Waste Italy CHIEDE CHE I NECESSARI STANZIAMENTI (Europei e nazionali) PER FRONTEGGIARE LA CRISI SOCIALE DEBBANO ESSERE ABBINATI A PROMUOVERE UNA ECONOMIA DI TRANSIZIONE ECOLOGICA E DI RIDUZIONE DRASTICA DEGLI SPRECHI.
In termini concreti ciò significa che nessun stanziamento deve andare a produzioni inquinanti e che gli stanziamenti, certo auspicabili, debbano rispondere a rigidi criteri di riduzione dei rifiuti, a partire da quelli plastici e dei livelli di inquinamento. Infatti, fermo restando la necessità di studi scientifici chiarificatori (ma anche indipendenti) in materia, appare intuitivo dai dati circa la mortalità da corona virus evidenziati in Lombardia e in Valle padana che tali zone già tristemente famose per un inquinamento industriale (ma anche da uso di pesticidi) e per la presenza di particolato fine abbiano risentito quale fattore aggravante dei livelli di stress sanitari a cui nel corso degli anni è stato sottoposto lo stato di salute della popolazione. Mentre dai dati internazionali che, ripetiamo, necessitano di ulteriori approfondimenti, rilevano un livello di mortalità per corona virus pari circa al 3% in suddette aree e segnatamente in Lombardia, la percentuale di mortalità (non stiamo parlando di contagi) supera abbondantemente il 10%!
Ecco perché dalla crisi corona virus DOBBIAMO ANCOR PIU’ USCIRNE BONIFICANDO I TERRITORI, AZZERANDO GLI SPRECHI E LE PRODUZIONI SPORCHE, AVVIANDO UNA TRANSIZIONE ECOLOGICA CHE COMPORTI UN’ACCELERAZIONE Di MODELLI ECONOMICI BASATI SULLA CIRCOLARITA’ TIPICA DEI PROCESSI NATURALI.
Al di fuori di questo approccio IL RIMEDIO SAREBBE PEGGIORE DEL MALE! Non si strumentalizzi il disagio sociale per per contrapporlo ancora una volta alla qualità ambientale.
FACCIAMO APPELLO AL PARLAMENTO EUROPEO E AL GOVERNO AFFINCHE’ POSSANO ASSUMERE IN MODO COERENTE QUESTI “DRIVERS” CHE PURE ALMENO A PAROLE ERANO GIA’ STATI TRACCIATI PRIMA DELLA CRISI.
Nello specifico Italiano si tenga sempre più conto di favorire il graduale azzeramento del ricorso alla plastica a partire dagli imballaggi usa e getta puntando sulla incentivazione di materiali riciclabili e/o meglio ancora su prodotti riparabili-riusabili.
NON CI PUO’ ESSERE UN “CURA ITALIA” SENZA PRENDERCI CURA DEL NOSTRO PIANETA. NON CI PUO’ ESSERE UN’USCITA DALLA CRISI SENZA NUOVE POLITICHE AMBIENTALI SU SCALA PLANETARIA.”
In che modo quindi aderire alla GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA TERRA e a questa campagna?
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A livello individuale:
e comunicando la vostra adesione alle pagine Facebook delle associazioni coinvolte o all’indirizzo rifiutizerosicilia@gmail.com inviando:
A livello associativo viene invece richiesto un breve video.
Infine, una raccomandazione che riguarda tutti: evitare il consumo di mascherine usa e getta (chirurgiche o meno) e orientarsi su mascherine riusabili.
E voi unimamme che ne pensate di questa iniziativa? Vi inviatiamo a visitare il sito ufficiale dedicato alla Giornata Mondiale della Terra dove troverete tutte le informazioni utili.
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