Un bambino di 22 mesi del Michigan ha lottato contro il Covid – 19 dal 31 marzo scorso, ha avuto la febbre alta ma ora è guarito
Unimamme, oggi vi parliamo della vicenda del piccolo Luke Shreiber, un bimbo di 22 mesi originario del Michigan che ha combattuto a lungo contro il coronavirus e alla fine ha vinto.
L’8 aprile scorso la sua mamma Amanda May Shreiber ha pubblicato un post su facebook. In Michigan nei giorni scorsi ci sono state vivaci proteste nei confronti del lockdown imposto dalla governatrice Whitmer dal 13 marzo scorso e che è stato esteso fino al 30 aprile. Le manifestazioni si sono svolte anche in Ohio, California, Kentucky, Virginia, North Carolina e Trump ha perfino twittato a favore di queste manifestazioni. In questo Stato il coronavirus ha contagiato quasi 33 mila persone e 2700 sono morte. Ecco che cosa ha scritto questa mamma: “per tutti quelli che si lamentano dello Stay Home Stay Safe Executive Order Extension: mio figlio è risultato positivo al Covid – 19 … non siate egoisti. Quelle morti nella parte interiore della televisione sono persone che hanno persone amate e una famiglia. Molto probabilmente non siete operatori sanitari o persone che rischiano la vita ogni giorno. Mio figlio ha 22 mesi. Se siete esperti di questa malattia, se siete medici o epidemiologi, per favore soppesate, altrimenti tenete la bocca chiusa e fate parlare i professionisti. La sicurezza pubblica e le vite umane sono più importanti dei vostri affari… è una cosa temporanea. Con il passare del tempo gli affari torneranno a esplodere. L’economia si riprenderà. La Grande Depressione è avvenuta … la nostra economia si è ripresa. Prendete una sedia, siate pazienti, pregate, lasciate che siano gli esperti a guidarci.”
Il piccolo Luke ha iniziato a stare male il 31 marzo scorso mentre la famiglia stava guardando Frozen. Al Detroit News la mamma ha raccontato: “sembrava che stesse per svenire, cantavo le canzoni e facevo la mamma in auto e lui non rispondeva, è stato il momento più spaventoso di tutta la mia vita”. Per giorni Luke e il suo fratellino di 4 mesi Alistair non avevano mostrato segni, poi un giorno Luke si è svegliato piangendo e quando i genitori hanno misurato la febbre hanno scoperto che sia lui che il fratellino ce l’avevano. Gli hanno somministrato un farmaco e sembrava che la febbre fosse scesa. Quando hanno misurato nuovamente la temperatura questa era salita molto. I genitori erano increduli, tanto da provare il termometro anche su se stessi temendo che non funzionasse. A un certo punto Luke aveva 41° di febbre.
Hanno provato a fargli un bagno freddo ma il piccino continuava a tremare e ad avere i brividi. Il bambino strillava e così i genitori l’hanno portato in ospedale. Il papà, Ryan, era colpito, credeva di aver preso tutte le precauzioni possibili per proteggere i figli, restando in casa e seguendo con attenzione le istruzioni. Luke aveva il Coronavirus. Sei ore dopo dall’arrivo in ospedale la febbre del piccolo era ancora altissima, “è rimasto ricoverato per la notte, ci sono volute 12 ore per avere i risultati”. I medici hanno detto ai genitori che con quella temperatura aveva corso il rischio di convulsioni e danni cerebrali. Alla fine in ospedale sono riusciti a fargli calare la temperatura e così i genitori l’hanno portato a casa; anche la mamma e il fratellino si sono ammalati, la donna ha avuto problemi respiratori e il piccolo la febbre. Alla fine il 21 aprile scorso un nuovo incoraggiante annuncio: solo la mamma aveva ancora la febbre (38,5°), mentre Luke e suo fratello, dopo 21 giorni di lotta non ne avevano più. Unimamme, cosa ne pensate di questa vicenda raccontata su The Stir?
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