Spiagge aperte ai bambini autistici per aiutarli ad affrontare questo periodo nel quale sono stati privati di molte cose. L’iniziativa di un Comune.
Mentre si sta cercando di capire cosa succederà quest’estate, se si potrà andare in spiaggia e quali misure dovranno essere adottate per evitare i contagi, il sindaco di un paese nel Salento ha emesso un’ordinanza comunale che consente alle persone affette da disturbo dello spettro autistico, da disturbi dell’attenzione e da disabilità intellettiva grave, di trascorrere del tempo all’aria aperta in spiaggia.
Il Sindaco di Salve, Francesco Villanova, ha approvato una delibera del Comune del basso Salento. Nella comunicazione che è stata diffusa anche su Facebook dal Sindaco, si legge: “Si ritiene di concedere la fruizione in via straordinaria delle spiagge libere del Comune di Salve, dalle ore 09:00 alle ore 19:00 e per tutta la settimana ai soggetti affetti da disturbo dello spettro autistico, da adhd e da disabilità intellettiva grave, accompagnati da un solo familiare”. L’accesso alle spiagge Torre Pali, Pescoluse, Posto Vecchio e Lido Marini, secondo quanto prevede il provvedimento, sarà consentito solo ai residenti. Per loro sarà sufficiente fare una comunicazione telefonica al numero 329.152.23.38 per poter andare in spiaggia.
Il Sindaco ha spiegato come è nata l’iniziativa: “L’idea di offrire alle persone diversamente abili la possibilità di assaporare la dolcezza delle giornate primaverili all’aria aperta, sul manto dorato della nostra costa, nasce da un autentico sentimento di fratellanza, di reciproco affetto, da un saldo legame con l’immensa famiglia umana”.
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All’Ansa, il papà di un bambino di nove anni autistico ha raccontato la sua gioia nel poter portare il figlio in spiaggia e di quanto hanno sofferto in questo periodo abbandonati da tutti: “E’ una iniziativa lodevole è un esempio che dovrebbero seguire anche altri Comuni. Mio figlio ora è felice: l’ho già portato al mare e, come sempre, non ha resistito e si è tuffato. A noi famiglie con persone autistiche, dopo le restrizioni imposte per l’emergenza sanitaria la vita è cambiata radicalmente. I nostri figli sono stati messi da parte, trattati come animali: senza più insegnanti di sostegno, con i centri per la terapia chiusi e senza neppure l’assistenza domiciliare. Adesso almeno mio figlio potrà giocare nel posto che più ama, tra la sabbia e il mare“.
Voi unimamme cosa ne pensate di questa iniziativa? Vi piace, conoscete altre spiagge?
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