Mamma no vax cambia idea sui vaccini a causa del Coronavirus. La svolta con lo scoppio della più grave emergenza sanitaria dei nostri tempi.
Chi voleva conoscere com’è un mondo senza vaccini contro le malattie gravi, senza aver vissuto l’epoca della polio, lo sta scoprendo in questo periodo. È un commento che si sente fare spesso in questi tempi ed è un esempio lampante. L’emergenza sanitaria per il coronavirus Sars-Cov-2, che causa la malattia Covid-19 (Coronavirus disease, 2019), ci sta mostrando chiaramente com’è vivere l’incubo di una malattia che non conosciamo e non riconosciamo subito, subdola e altamente contagiosa, il più delle volte con sintomi lievi o che si curano in casa quasi come un’influenza o un’altra infezione respiratoria, ma che alle volte, specialmente nei soggetti più anziani può essere mortale.
La polmonite causata da Covid-19 può essere un’esperienza devastante, richiedere un lungo periodo in terapia intensiva, con l’assistenza di un ventilatore per respirare, e purtroppo può uccidere. Non solo gli anziani o i soggetti con patologie pregresse, anche persone più giovani e apparentemente sane. Fortunatamente non è grave nei bambini e non provoca loro seri danni. Molti genitori, tuttavia, sono giustamente in apprensione per il rischio che i loro piccoli vengano contagiati e soffrano per il virus.
Una circostanza che sta facendo cambiare idea a diversi genitori che finora erano stati scettici se non ostili ai vaccini. Come dire: una volta che vedi la malattia, con le sue gravissime conseguenze, davanti ai tuoi occhi, qualcosa scatta nel cervello. È quello che è accaduto a una giovane mamma americana.
In questi giorni ricorre la Settimana delle Vaccinazioni, europea e mondiale. In tutto il mondo le autorità sanitarie stanno cercando di sensibilizzare i genitori a non spostare gli appuntamenti con le vaccinazioni, nonostante l’emergenza sanitaria per il Coronavirus e qualche inevitabile disagio negli spostamenti e nell’accesso ad ambulatori e centri vaccinali. È fondamentale vaccinare i bambini e mantenere in regola il calendario vaccinale, perché le malattie che si prevengono grazie ai vaccini sono molto più pericolose e invalidanti per loro che non il Coronavirus. Inoltre, occorre evitare lo scoppio di altre epidemie, come ad esempio quella di morbillo, che a loro volta potrebbero sovraccaricare gli ospedali. Un’emergenza sull’emergenza da evitare.
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Quello che sta accadendo in questo periodo, comunque, è un fenomeno in parte inaspettato: diversi genitori che prima erano contrari ai vaccini stanno cambiando idea in questo periodo. Le immagini degli ospedali con i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19, le bare accatastate nei corridoi degli obitori, portate via con i camion militari, la gente malata in casa e isolata fanno impressione a chiunque. Spesso si dice che i vaccini sono vittima del loro successo e quello che sta accadendo ora ne è la dimostrazione. Nel far scomparire malattie gravissime come il vaiolo e la poliomielite in molti ne hanno dimenticato gli effetti gravissimi e mortali. Quando una malattia come il Covid-19, che pure è meno grave, ha mostrato cosa può provocare, le persone hanno cominciato ad avere paura. Purtroppo finché non si hanno davanti gli occhi le conseguenze, non si è pienamente consapevoli delle malattie e si tende a sottovalutarne. Una delle obiezioni più comuni tra i no vax è: “perché dovrei vaccinare il mio bambino sano?”.
Ora però, con gli effetti del Coronavirus noti a tutti e la mancanza di una vera cura per contrastarli, molte persone stanno cambiando idea sul vaccino. È quello che è accaduto a Haley Searcy, una giovane mamma 26enne della Florida con una bambina nata nel 2019. La donna era spaventata dalle malattie ma anche dai vaccini che servono per prevenirle. Temeva che potessero avere conseguenze gravi sulla figlia. Così, quando la pediatra le ha consigliato di far vaccinare la bambina la donna lo ha fatto, ma controvoglia e con molti sospetti circa la reale efficacia. Searcy ha raccontato alla CNN di aver visto in prima persona cosa possono fare le malattie quando non vengono contrastate con i vaccini. L’esperienza diretta l’ha avuta dalla malattia polmonare di sua madre, che rischia la vita se dovesse ammalarsi di Covid-19.
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La giovane mamma ha raccontato alla CNN di aver “imparato quanto più possibile contro la disinformazione nella speranza di poter convincere più persone a stare a casa e seguire le regole di distanziamento sociale” in modo che sua madre non si ammalasse. Haley ha capito che con il Coronavirus è a rischio la vita di molte persone, anche di quelle a cui lei tiene di più e che sono vulnerabili, come sua madre. La donna ha anche studiato come venivano affrontate le pandemia in passato e ha scoperto che anche l’eradicazione di virus più recenti, come l’influenza suina (H1N1), è stata possibile grazie ai vaccini.
Haley Searcy ha anche “imparato quanto siano rigorosi i test sui vaccini prima che siano messi a disposizione del pubblico“, ha spiegato. “Non ero attivamente alla ricerca di informazioni sui vaccini ma più imparavo, più mi rendevo conto che sarebbe stato d’aiuto e sarebbe stato più facile riconoscere la mancanza di scienza negli argomenti anti-vax“.
La professoressa Heidi Larson, direttrice del Vaccine Confidence Project, un gruppo di ricerca della London School of Hygiene and Tropical Medicine, ha spiegato alla CNN che con l’aumentare del numero di morti per Coronavirus e la consapevolezza pubblica della sua gravità, le persone sono diventate più disponibili ad accettare un vaccino. “Penso che stia veramente spingendo la gente a ripensare un sacco di cose“, ha sottolineato. La professoressa, tuttavia, ha precisato che servono ulteriori dati per controllare le reazioni nel tempo. Infatti, c’è anche chi ha fatto il percorso opposto ed è diventato diffidente nei confronti di un potenziale vaccino contro il Covid-19.
“Questo è un momento importante per riflettere sul valore dei vaccini”, ha sottolineato la professoressa Larson. “Se avessimo avuto un vaccino per questo (il Croonavrus, ndr), non saremmo stati rinchiusi in una stanza, le economie non si sarebbero sgretolate, saremmo stati in un mondo completamente diverso. La domanda che vorrei porre è, dobbiamo aspettare qualcosa che sia così cattivo? “. Quando i vaccini si diffondono e le persone non vedono una minaccia, diventano più scettiche, ha spiegato Larson. Ma ha aggiunto la professoressa che la protezione della società “dipende totalmente dalla cooperazione pubblica“.
Che ne pensate unimamme? Siete in regola con il calendario vaccinale dei vostri bambini?
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Informazioni aggiornate sull’epidemia di coronavirus e su come comportarsi sul portale web del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
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