La ministra Bonetti ha fatto sapere la sua intenzione di far partire al più presto gli aiuti per le famiglia, tra questi un assegno per figlio.
La ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, ha spiegato il piano del Governo per aiutare le famiglie in questo momento di necessità legato all’emergenza sanitaria che il nostro Paese sta affrontando. La sua proposta prevede diversi punti, tra i quali:
- l’estensione del congedo parentale straordinario,
- la proroga del bonus baby sitter
- e l’istituzione di un assegno familiare per i figli.
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Un assegno per figlio fino a dicembre: la ministra per le Pari opportunità
Intervistata dalla Stampa, la ministra Bonetti ha ricordato che il Paese è riuscito a superare questi mesi di crisi grazie alle famiglie e che è arrivato il momento di dare una “risposta di stabilità”.
Per questo ci saranno degli aiuti concreti che prevedono:
- Assegno straordinario per ciascun figlio da qui a fine anno
- Estensione del congedo parentale
- Utilizzo flessibile del bonus baby sitter
- Attivazione da maggio di servizi destinati ai bambini
Per chi ha figli sotto i 14 anni ci sarà un assegno come ha spiegato la ministra: “Sono da 80 a 160 euro per figlio ogni mese, fino ai 14 anni. Il costo è di cinque miliardi di euro approssimativamente. Su 55 miliardi di euro, sarebbe meno del 10 per cento, per tutte le famiglie“. La sua proposta è già sul tavolo del Governo ed aspetta una risposta: “Sembra che ci siano dubbi e mi stupisce che ci siano perché da tempo, anche in Parlamento, si lavora ad un assegno e non farlo sarebbe non solo una mia sconfitta, ma di tutti quelli che ci hanno creduto“.
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Per quanto riguarda i bonus baby sitter, “devono essere si più elastici per essere usati anche per i servizi educativi“. Per i congedi parentali ci stanno ancora lavorando: “Vanno rafforzati ben oltre i 15 giorni attuali: si tratta di ragionare su come renderli fruibili con maggiore elasticità e con un compenso adeguato“. I congedi dovranno essere ben studiati per non penalizzare le donne che lavorano: “Dobbiamo favorire la corresponsabilità di madre e padre, altrimenti uno dei grandi rischi è che siano le donne a uscire dal mondo del lavoro“.
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Voi unimamme eravate a conoscenza di queste possibilità? Cosa ne pensate?
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