La lettera a Noemi, bambina di 5 anni vittima dalla camorra | FOTO

L’infermiera che ha soccorso la piccola Noemi, la bambina ferita in un attacco camorristico, le ha scritto una lettera. Le sue parole sono molto toccanti.

lettera a Noemi
La lettera a Noemi, bambina di 5 anni vittima dalla camorra FOTO Universomamma.it

Unimamme, sicuramente ricorderete la vicenda della piccola Noemi, una bambina che nel 2019, a 4 anni, era rimasta coinvolta in un regolamento di conti a Napoli, venendo ferita gravemente.

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Bimba ferita in un agguato: le parole dell’infermiera

Il 3 maggio del 2019 Noemi era stata colpita da un proiettile sparato da Armando Del Re durante un regolamento di conti camorristico, mentre si trovava con sua nonna, Immacolata Molino, in una piazza di Napoli. La piccina era stata trasportata d’urgenza, poiché in gravi condizioni, al Santobono di Napoli. Il proiettile l’aveva raggiunto all’apice di uno dei polmoni attraversando in obliquo la colonna vertebrale, mancando per pochi millimetri il cuore e l’aorta. La vicenda aveva commosso moltissime persone, dando origine a manifestazioni di solidarietà verso la famiglia della piccina. Dopo l’operazione e le cure Noemi era tornata a casa in giugno.

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Ora riportiamo le parole contenuto in una lettera riportata su Fanpage, scritta dall’infermiera che ha curato la bambina, eccola:

Buongiorno Tania, tu non mi conosci, io benissimo e spesso, da un anno a questa parte vi penso sempre. Sono l’infermiera dell’accettazione del pronto soccorso del Santobono, quel pomeriggio ricevo la chiamata dal 118 che mi avvisano dell’arrivo di una bimba “colpita di striscio” da un proiettile, il mio cuore si è gelato.
Poi la vedo arrivare in ambulanza…i ragazzi del 118 spaventati, io inizio a guardarla, i suoi occhi impressi nella mia mente da quel giorno  e mi accorgo del forellino di entrata sulla spalla! Corro con lei in braccio verso i codici rossi urlando verso i pediatri” il proiettile è dentro”!

La lettera a Noemi, bambina di 5 anni vittima dalla camorra FOTO Universomamma.it

Ricordo che gli presi un accesso sulla mano mentre lei era seduta..e iniziammo l’infusione, avevo paura di farla stendere… mi disse solo “bebbè” voleva dormire, poi arrivarono gli anestesisti e la portarono in rianimazione. Mai come questa volta non ricordo i volti di chi accompagnava la piccola, mi ricordo solo di lei. Mi sono sempre informata sul suo stato di salute, la vidi una volta, con il bustino, durante una vostra visita di controllo, rincorrere i piccioni sotto la scala di ferro…. non puoi immaginare la mia felicità!! In bocca al lupo per tutto … davvero!” Le parole sono state inviate ai gnitori della bimba, la sua mamma, Tania, ha deciso di condividerle. Unimamme, cosa ne pensate di queste parole?

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