Studiare il sistema immunitario dei bambini, può essere la chiave secondo alcuni studiosi italiani per comprendere meglio la suscettibilità del Covid 19.
Fino ad oggi fortunatamente il Covid 19 ha risparmiato i bambini, sono stati anche loro contagiati ma molto di meno degli adulti e con congeguenze meno serie. “Ringrazio madre natura che ci ha mandato un virus che non uccide i bambini. Il coronavirus passa nei bambini senza farsi vedere, a meno che non ci siano altri problemi”, ha detto la virologa Ilaria Capua. Molti studiosi si sono chiesti la ragione per la quale questo miracolo sia avvenuto e le teorie al riguardo sono molte. Un gruppo di ricercatori italiani tra cui Giuseppe Ippolito dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma e Franco Locatelli dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, pensano che studiare il loro sistema immunitario innato potrebbe farci capire la suscettibilità del virus.
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Ad oggi non abbiamo prove di una minore recettività del recettore ACE2 (che agisce per la Sars-Cov-2) nei bambini. Quindi studiare il loro sistema immunitario può essere la chiave secondo gli studiosi che scrivono nell’articolo pubblicato su “The Lancet Child and Adolescent Health”:”I nostri risultati preliminari nei bambini suggeriscono una risposta precoce delle cellule B policlonali con produzione di un numero considerevole di plasmablasti, principalmente di isotipo IgM”. Negli adulti con malattie gravi non ci sono state risposte da parte delle cellule B probabilmente perchè ne sono impoveriti.
In questo momento si stanno studiando gli anticorpi dei bambini e la differenza nelle specificità con quelli degli adulti. Le cellule B oltre a produrre anticorpi sacernono citochine: piccole proteine che danno specifici “ordini” alle cellule circostanti, come crescere, differenziarsi o morire. “Pertanto la risposta immunitaria del bambino potrebbe avere la doppia funzione di esercitare una protezione e ridurre il danno tissutale immuno-mediato, in particolare nel polmone“.
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“L’evoluzione ha conferito un vantaggio di sopravvivenza ai bambini nella lotta contro agenti patogeni noti e sconosciuti”, anche l’adulto è protetto dall’evoluzione ma “con l’invecchiamento, la malnutrizione, l’immunosoppressione e gli stati di comorbilità, il nostro sistema immunitario perde la capacità di adattarsi alle novità”.
Secondo gli esperti “l’indagine e l’uso di strumenti immunitari che la natura ha assegnato ai bambini potrebbe migliorare” la gestione di questa pandemia “Sebbene i vaccini siano la strada da percorrere, in situazioni di emergenza come la pandemia Covid-19”.
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