La fase 2 dopo la pandemia da Covid-19 è iniziata da pochi giorni e la domanda che ci poniamo è: “come stanno i genitori e i figli?” Non bene è la risposta. Cosa si può fare? Risponde un’esperta psicologa e psicoterapeuta.
Dal 4 maggio è partita la Fase 2 di questo periodo di emergenza sanitaria, dopo quasi 2 mesi dal giorno in cui il governo ha imposto il lockdown al paese, ossia la chiusura di scuole e di tutta una serie di attività non essenziali. Due mesi quindi di isolamento in casa e privazione di contatti sociali che hanno e avranno in futuro tutta una serie di conseguenze psicologiche. Marta Falaguasta è una mamma psicologa che da anni si interessa del benessere delle famiglie e dei bambini, sia in casa che a scuola. Le abbiamo quindi chiesto di parlarci di questa nuova fase in cui ci troviamo.
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“È iniziata la fase 2. Un po’ confusi, disorientati o esauriti siamo comunque pronti a voler riprenderci la vita improvvisamente sospesa per un tempo in cui i giorni sono diventati settimane e le settimane mesi” racconta la dottoressa che punta subito l’attenzione sui bambini, protagonisti poco considerati. “Nonostante la travolgente forza del virus che si è abbattuto su di noi come uno tsunami, ognuno ha lottato con tutta la forza e il coraggio in possesso per resistere e affrontare questo periodo. In questo tempo surreale e atipico ci sono stati anche dei piccoli grandi eroi che si chiamano bambini i quali si sono adattati al cambiamento privandosi degli amici, delle loro attività pomeridiane e trasformandosi da un giorno ad un altro da compagni di banco a compagni digitali“.
Come ben sappiamo essere entrati in fase 2 non significa che l’emergenza sia finita, l’epidemia è ancora in corso, prova ne sono i dati che ogni giorno vengono divulgati dalla Protezione Civile. Ma qualcosa è cambiato: il rischio di contagio c’è ma inferiore, si è abbassato il numero medio di persone potenzialmente contagiabili da un singolo infetto (il famoso R0, “erre con zero“, il numero di riproduzione di base). . A fronte di questo la dottoressa Falaguasta, concordando con il parere di diversi medici ed esperti, ritiene che sia giunto il tempo che i bambini possano incominciare ad uscire di nuovo. “Il virus è ancora lì, fuori dalla porta, ed è ancora tremendamente forte in tutta la sua invisibilità, ma con tutte le precauzioni del caso ora è tempo che i bambini escano all’aria aperta ritrovando il piacere di una corsa a perdi fiato sentendo i profumi della nuova stagione, arrivata in tutta la sua straordinaria bellezza, nonostante tutto.”
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Ma attenzione, perché i bambini non possono ancora tornare a fare quello che hanno sempre fatto, perché, come spiega la dottoressa, “fuori li aspetta una socialità alternativa che vieta i contatti e gli abbracci“. Triste ma vero e soprattutto difficile da far capire e da far rispettare. Ecco quindi che la dottoressa Falaguasta spiega come riuscire a far capire ai bambini che ancora non è possibile il contatto fisico tra loro: “Con la modalità che più piace loro ovvero il gioco, lo Scaccia virus!.” Non si tratta di un gioco vero e proprio ma di una serie di giochi a noi genitori ben noti: dobbiamo infatti rispolverare tutti i giochi che conosciamo e che facevamo da piccoli dove non è previsto un contatto e dove si può mantenere la distanza, come ad esempio
“I bambini – continua Falaguasta – hanno delle enormi risorse ma affinché queste si sviluppino sempre di più hanno bisogno del sostegno e del nutrimento emotivo dei propri genitori, indispensabili punti di riferimento e fonti di rassicurazione. Pertanto diventa fondamentale la vicinanza fisica ed emotiva dei genitori”.
I genitori devono infatti contenere i loro momenti di fragilità e al tempo stesso riconoscere le loro capacità: in questo modo i bambini riusciranno a superare anche questa prova. E conclude: “Per ripartire occorre un vero lavoro di squadra in cui ognuno con il proprio ruolo metta in campo il proprio valore. Questa sfida è davvero difficile e ostica ma se c’è collaborazione e coesione in famiglia vi sono buone probabilità di vincerla!”
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E voi unimamme che ne pensate? Siete pronte a scavare nella vostra memoria e ricordare tutti i giochi che facevate da piccole che consentono di mantenere la distanza? E soprattutto riuscite a sostenere ed incoraggiare i vostri bambini, in questo momento difficile per tutti? A questo riguardo la dottoressa Falaguasta, in uno dei suoi seminari online gratuiti, ha deciso di offrire alla famiglie la possibilità di conoscere un’attività di contatto da fare in famiglia, che può aiutare genitori e figli, soprattutto in questo periodo: il Massaggio Arcobaleno. Maggiori informazioni sulla pagina Facebook della dottoressa “Marta Falaguasta“ e sulla pagina facebook “MISP, Programma di massaggio nelle scuole: 3 istruttrici in con-tatto” che ha previsto un evento ad hoc, “Il con-TATTO in famiglia. Video Seminario Gratuito.
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