I genitori di un bambino della provincia di Treviso sono stati condannati da un giudice a pagare una multa di 1000 Euro, perché il figlio ha insultato l’insegnante in un tema.
Il figlio, uno studente di 5° elementare, ha scritto nel tema che la sua insegnante era “sclerata” e ora una coppia di genitori deve pagare una multa di 1000 Euro.
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Un giudice di Conegliano Veneto, in provincia di Treviso, ha assegnato una multa di 1000 Euro ai genitori di un bambino di 5° elementare che, in un tema, aveva offeso la sua insegnante. Il ragazzino, come accennato, doveva scrivere un tema e, in esso, ha scritto parole molto offensive nei confronti di una sua professoressa. L’insegnante avrebbe assegnato ai suoi alunni un compito con la traccia: “lettera a un amico” per raccontare le loro recenti esperienze scolastiche. Dalla lettura di uno degli scritti sono emerse parole molto forti nei suoi confronti: “impazzita”, “sclerarata”, “da casa di ricovero”.
Il tema è stato poi segnalato al Preside che ha cercato di far incontrare i genitori del bambino e l’insegnante, ma inutilmente. A conclusione dell’anno di scuola il piccolo alunno avrebbe consegnato un foglio alla maestra con scritto: “mi scuso per quello che ho scritto nel tema“, ma non è bastato. La scuola, come dicevamo, ha cercato in più occasioni di contattare i genitori del piccolo, alla fine i genitori hanno spiegato che quelle parole erano frutto di uno stato di disagio. L’insegnante ha quindi deciso di chiedere un risarcimento per danni professionali e personali tramite il Tribunale . Infine il giudice ha spiegato così la multa da 1000 Euro assegnata ai genitori: “Un bambino può scrivere quello che vuole, ma è la famiglia responsabile del proprio figlio minore ed è necessario che sia disponibile a un’azione educativa nei confronti del bambino, insieme alla scuola. Invece i genitori si sono sottratti al loro ruolo, anzi hanno sobillato il ragazzino contro la scuola”.
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Il sindacato degli insegnanti ha commentato così: “Questo pronunciamento rappresenta un’importante vittoria. Nonché un rilevante precedente per frenare la deriva di comportamenti aggressivi e denigratori sempre più spesso attuati con superficialità da alcuni genitori e alunni. Occorre portare l’attenzione su una più ampia riflessione rispetto all’importanza del ruolo che la figura del docente invece riveste sotto il profilo educativo e formativo”. Unimamme, cosa ne pensate di quanto riportato su Il Messaggero?
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