La pandemia di Covid-19 e il conseguente lockdown che da mesi interessa tutto il mondo può rappresentare un’opportunità per il futuro dei bambini. Per questo motivo Emergenza Sorrisi Onlus, una onlus che dal 2008 si dedica ai bambini, e la Società Italiana di Medicina Ambientale, che si prefigge lo scopo di tutelare la salute umana tramite la salvaguardia e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, hanno deciso di lanciare una petizione per il futuro di tutti, cominciando dall’aria.
L’urgenza medico-sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 che ha richiesto interventi e l’impegno disperato del personale sanitario dei diversi Paesi per salvare milioni di persone colpite dal virus, con complicazioni anche molto gravi, può e deve diventare un’occasione per “curare” anche il pianeta. Sappiamo infatti che la “salute” del nostro pianeta è minacciata dall’inquinamento atmosferico e dal surriscaldamento globale, fenomeni collegati tra loro.
Abbiamo parlato diverse volte dei danni dovuti all’inquinamento atmosferico, e recentemente vi abbiamo parlato di uno studio che ha dimostrato che solo nel 2015 esso ha causato 8,8 milioni di morti premature, rubando 3 anni di vita. Si tratta di una vera e propria pandemia, che come quella da Covid-19, va fermata!
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Oggi, in seguito al blocco della mobilità e delle attività produttive nei vari paesi, i satelliti hanno rilevato come l’inquinamento sia diminuito in tutto il mondo. Riduzioni dell’inquinamento sono state osservate in Cina inizialemnte, ma oggi anche su Milano e Roma, con una riduzione del biossido di ozono di più del 40% e del particolato di circa il 10% come riporta Arpat.
Quindi l’aria che respiriamo è più pulita proprio grazie al lockdown. Questo dovrebbe farci riflettere sull’importanza di cercare di mantenerla tale il più possible.
Inoltre è sempre più diffusa la tesi, come evidenziato da studi recenti, che ci sia una forte relazione tra i livelli di particolato presenti nell’aria e i tassi di mortalità dovuti al Coronavirus, come mostrato anche in una recente ricerca della Harvard University.
La stessa SIMA ha rilevato nel particolato il RNA del virus nei campioni di aria di Bergamo, ed ora sono in atto studi per capire quanto rimane presente e se ha capacità di contagio.
Circa invece il riscaldamento globale, sono anni che gli scienziato hanno lanciato l’allarme di un aumento costante delle temperature, dovuto essenzialmente alla concentrazione di gas serra nell’atmosfera, che sta avendo conseguenze devastanti per il Pianeta, minando la stessa sopravvivenza umana.
Ecco quindi spiegata la necessità della petizione, nella quale si legge: “Non dobbiamo perdere di vista i risultati ottenuti oggi in termini di miglioramento della qualità dell’aria nelle nostre città. Sono sotto gli occhi di tutti le immagini dei satelliti di questi giorni: un’Italia diversa, non più coperta dallo smog, con valori di particolato atmosferico al minimo storico e animali che sono tornati a popolare ambienti naturali prima abbandonati.
La paura del contagio e l’esasperazione per l’isolamento ci danno oggi la forza per desiderare un cambiamento epocale ed impegnarci a raggiungerlo e tutelare il diritto dei nostri bambini a vivere in un ambiente sano e vivibile.”
Per ottenere ciò vengono indicate alcune azioni necessarie a ridurre il livello di particolato:
Tutto ciò per difendere il diritto di tutti a respirare un’aria più pulita, perché, ricordiamocelo, “non abbiamo un pianeta B”.
E voi unimamme, che ne pensate di queste proposte? Firmerete la petizione? Noi lo abbiamo fatto, per noi e per il futuro dei nostri figli!
Per firmare di seguito il link per la petizione: “IL FUTURO E’ NELL’ARIA“
E per avere maggiore informazioni su Emergenza Sorrisi Onlus e sulla Società Italiana di Medicina Ambientale vi invitiamo a visitare i loro siti e i loro social.
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