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Allattamento

“Sul latte artificiale circolano notizie false”: la denuncia in uno studio

Published by
Maria Sole Bosaia

Alcuni scienziati ritengono che il marketing circa il latte artificiale divulghi notizie false che disincentivano l’allattamento al seno.

“Sul latte artificiale circolano notizie false”: l’allarme degli scienziati – Universomamma.t

Alcuni scienziati dell’Imperial College di Londra proclamano che le mamme e i bambini non sono sufficientemente tutelati da chi rilascia affermazioni fuorvianti.

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False notizie sul latte artificiale: intervengono gli esperti

Gli esperti sostengono che nonostante la formula esista da ben 150 anni essa presenta ancora dei rischi per la mamma e il bambino rispetto all’allattamento. I produttori, naturalmente, cercano di limitare questi rischi con modifiche alla composizione della formula, spesso accompagnate da indicazioni riguardanti la salute e la nutrizione che aiutano la differenziazione del prodotto o ne aumentano il valore di mercato.

Accademici e regolatori hanno puntato l’attenzione sul fatto che spesso queste formulazioni sono infondate e, anzi, minano gli sforzi per favorire l’allattamento al seno. Il dottor Robert Boyle, autore dello studio pubblicato su The Bmj di cui vi parliamo, e specialista in allergologia infantile, commenta: “la formula per neonati è un prodotto alimentare importante, spesso consumato in grandi quantità rispetto alle dimensioni del corpo di un bimbo. Quando però prendiamo in considerazione le affermazioni fatte sugli effetti nutrizionali o sulla salute degli elementi presenti nella formula troviamo assai poche prove a sostegno“.

Gli scienziati quindi si chiedono come si possono prevenire i danni associati alle richieste di formula per i lattanti, garantendo che questi possano comunque beneficiare dei miglioramenti nella formulazione. Bisogna tenere in considerazione che spesso ci sono deboli riscontri scientifici per i proclami fatti ai consumatori. Il codice di condotta dell’OMS raccomanda di non promuovere la formula al pubblico e che le informazioni per gli operatori sanitari dovrebbero essere “scientifiche e fattuali“, purtroppo pochi Paesi hanno messo in vigore le loro raccomandazioni. Questo fallimento della regolamentazione e il potenziale rischio di danno associato suggeriscono la necessità di un nuovo approccio”.

Ad esempio nell’analisi gli autori parlano di alcune marche che dichiarano che la loro formula può ridurre il rischio di sviluppare allergia alle proteine del latte vaccino, mentre altre che la loro formula migliora la capacità di apprendere del bambino o aiuta nei sintomi di coliche e costipazione. Secondo gli stessi affermazioni come queste, spesso infondate, possono compromettere gli sforzi per sostenere l’allattamento al seno e aumentare il rischio di malattie.

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A ogni modo gli scienziati riconoscono che le restrizioni sull’uso di proclami su salute e nutrizione per il latte artificiale dei bambini dovrebbero essere bilanciati da adeguati incentivi per sviluppare prodotti migliori. Si propone quindi che qualunque modifica alla formula debba richiedere l’approvazione del mercato e che l’asticella della fondatezza scientifica debba essere più elevata di quella usata dai produttori per giustificare le loro affermazioni. Quando poi viene dimostrato che un cambiamento nella formula ha un effetto veramente benefico nei bambini questo deve essere aggiunto agli standard alimentari del Codex affinché tutti i lattanti possano beneficiarne.

Infine Daniel Munblit, co autore dello studio, della Sechenov University di Mosca, ha aggiunto: “quando un elemento della formula riduce i rischi per i bambini e questo viene riconosciuto a livello scientifico il cambiamento dovrebbe essere obbligatorio per tutte le formula dei bambini, in modo che tutti possano beneficiarne“. Gli scienziati hanno concluso ribadendo che le mamme e i piccoli non sono adeguatamente protetti e che è necessario rompere il corrente ciclo in cui le persone che si occupano dei bimbi ricevano informazioni non veritiere sulla formula atte a disincentivare l’allattamento al seno.

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Unimamme, cosa ne pensate di queste considerazioni riportate anche da Evening Express?

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Maria Sole Bosaia

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