Una bambina di 3 anni è morta mentre si trovava all’asilo. La principale sospettata è un’educatrice 25enne. La donna ha lavorato in altri asili dove ci sono stati casi analoghi.
Unimamme, oggi dobbiamo parlarvi di un fatto inquietante avvenuto in Germania, nella città di Viersen, in Nordreno-Vestfalia, dove un’educatrice di 25 anni è sospettata di aver ucciso una bambina che le era stata affidata.
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Sindrome di Munchausen: ipotesi in un caso sospetto
La piccola Greta era una bambina di 3 anni che il 21 aprile scorso dopo il riposino pomeridiano presso l’asilo nido della città di Viersen: Steinkreis, non si è più svegliata. Greta era l’unica bambina presente a scuola in quel momento, così come la sua educatrice, la 25 Sandra M. era l’unica insegnante. L’asilo nido in cui si trovava la bambina aveva offerto un servizio extra per i genitori che dovevano andare al lavoro durante il lockdown causato dal coronavirus, così il papà e la mamma di Greta, che svolgevano servizi essenziali, avevano approfittato dell’opportunità.
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La prima a cercare di rianimare la piccola è stata l’educatrice ora sospettata, alle 14.45 del 21 aprile scorso Greta non respirava più e così sono stati chiamati i soccorsi. Ai medici la piccola era sembrata subito molto grave. Purtroppo la bambina è morta il 4 maggio, un giorno dopo il suo terzo compleanno. Ad insospettire gli inquirenti sono stati i segni di emorragia alle palpebre, compatibili con un atto violento. La mamma della bimba aveva descritto la figlia come una bambina sana e allegra. Indagando gli investigatori hanno rilevato delle anomalie nel passato di Sandra M. Nelle strutture in cui era stata precedentemente impiegata l’educatrice si erano verificati casi simili a quanto accaduto a Greta. Il primo di questi casi sospetti si era verificato nel 2017. Poi era accaduto un caso simile presso Toenisvorst con protagonista una bambina di 2 anni. All’epoca era stata la stessa Sadra M. a chiamare i soccorsi in tempo per il salvataggio.
A pesare sulla sua figura ci sono anche 5 casi di violenza verso un bambino di Krefeld e altre 4 situazioni piuttosto sospette a Kempen. In tutte queste occasioni i bambini si erano ripresi, ma in quest’ultimo caso una bimba aveva raccontato al padre che una delle maestre le aveva premuto lo stomaco finché non era svenuta. La donna si era giustificata spiegando che aveva cercato di salvarle la vita. Fino a questo momento, nei suoi confronti, non c’era stata alcuna denuncia. La donna però era stata notata per i suoi comportamenti un po’ strani. Le colleghe sostengono che mancasse di empatia e fosse scontrosa. In precedenza si era inventata un’aggressione: si era autoinferta una ferita con un coltello per poi denunciare un’aggressione in un bosco. Quella volta le era stato consigliato di consultare uno psicologo. Pochi giorni prima della morte di Greta la donna aveva presentato le sue dimissioni. Ora è sotto custodia cautelare, si ipotizza che abbia la Sindrome di Munchausen, chi ne soffre fa del male a un’altra persona per poi salvarlo e prendersi il merito. Unimamme, cosa ne pensate di questa tragica vicenda di cui si parla su Twnews?
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