Sono stati trovati in diverse marche di pesto dei pesticidi e delle altre sostanze nocive per la salute del consumatore. Ecco le marche coinvolte.
Una nuova analisi su uno degli alimenti più consumati in Italia, ma anche il tutto il mondo, il pesto. Una rivista tedesca, l’Okotest, ha pubblicato i risultati di un’indagine che ha visto coinvolti molti marchi che producono il pesto e lo vendono nei vari supermercati ed ipermercati. I risultati non sono ottimi, molti barattolini, al loro interno contengono, oltre agli ingredienti indicati in etichetta, anche oli minerali e mix di pesticidi.
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Sono stati analizzati 20 confezioni di pesto, alcune vendute anche nei nostri supermercati italiani, per capire se al loro interno potevano esserci delle sostanze nocive per la salute del consumatore.
I marchi analizzati comprendono anche prodotti biologici e sono:
Purtroppo i risultati non sono stati ottimi, anzi. Su 20 confezioni nessuna è stata promossa a pieni voti; il 60% ottiene un punteggio di “scarso” o “insufficiente” e solo 2 riescono appena a raggiungere un “soddisfacente”.
Le sostanze nocive che sono state trovate sono diverse:
In 8 prodotti sono stati riscontrati alti livelli di idrocarburi saturi (MOSH) e idrocarburi aromatici (MOAH). I primi si accumulano nel tessuto adiposo umano e negli organi mentre i secondi possono essere anche la causa di cancro.
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L’olio minerale arriva sia dagli impianti di produzione, anche se dovrebbero usare oli per uso “alimentare” e sia dagli ingredienti usati nella produzione del pesto. Se la materia prima è di scarsa qualità o contaminata va ad influenzare il prodotto finale. Tutto quello che si mette all’inizio del processo produttivo, lo si ritrova alla fine del processo.
Nei prodotti alimentari oltre agli oli minerali sono stati trovati anche pesticidi. Sole le marche biologiche e la Buitoni non hanno pesticidi al loro interno, mentre gli altri, purtroppo, si. Bisogna precisare che però i livelli di pesticidi sono tutti entro i limiti stabiliti dalla legge.
Di seguito i marchi italiani del dettaglio;
Tra i “migliori” due c’è il pesto Buitoni che non presenta tracce di pesticidi ma solo di oli minerali, l’altro che ottiene il punteggio di “soddisfacente” è il pesto genovese biologico Ppura.
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Voi unimamme eravate a conoscenza di questa ricerca? Cosa ne pensate? Consumate i pesti già pronti?
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