Cinque maestre di un asilo di Busto Arsizio sono indagate per maltrattamenti sui minori: sberle, spinte e insulti. Le donne hanno tra i 45 e i 60 anni.
Unimamme, purtroppo oggi dobbiamo parlarvi di un nuovo caso di maltrattamento di bambini di un asilo, avvenuto a Busto Arsizio, in provincia di Varese, in Lombardia.
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L’asilo nido Giannina Tosi, a Busto Arsizio è stato teatro di una vicenda di maltrattamenti contro bambini molto piccoli. Cinque maestre sono infatti indagate per maltrattamenti sui minori, in particolare si tratta di 14 bambini che frequentavano questa struttura in via Bonsignora. Ieri è stata notificata alle indagate la chiusura delle indagini che hanno escluso solo una delle 6 maestre tra i 45 e i 60 anni coinvolte delle indagini. L’assessore all’educazione Gigi Farioli è stato spettatore delle investigazioni e ha commentato: “l’indagine si è sviluppata partendo dalla denuncia di alcuni genitori. Non avevamo avuto segnalazioni particolari su quanto stava accadendo e questa notizia ci coglie di sorpresa. Siamo sconcertati“.
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Due genitori erano molto preoccupati perché il loro bambino mostrava segni di malessere sempre maggiore riguardo all’asilo. A condurre le indagini sono stati gli agenti del commissariato della Polizia di Busto Arsizio coordinata dalla Procura di Busto Arsizio, le forze dell’ordine hanno dunque piazzato telecamere nascoste all’interno dell’asilo. Le telecamere hanno provato gli abusi verso piccoli indifesi da 0 a 3 anni: strattoni, sberle, spintoni e toni molto duri, ” stai zitto, chiudi la bocca, ma cosa insulti?“. I fatti si sono svolti tra la primavera del 2018 e il maggio del 2019. In molti sono rimasti colpiti da questa vicenda dal momento che proprio a Busto Arsizio da alcuni mesi è in essere un progetto che riguarda un patto tra educatori e genitori e forze dell’ordine. Inoltre, di recente, il consiglio comunale aveva approvato il progetto per dotare di telecamere le varie strutture. L’assessore all’educazione aveva aggiunto: “come forma di tutela delle famiglie e dei bambini e di autotutela delle maestre“.
Sempre Farioli ha dichiarato su Varesenews: “Quest’anno dovevamo mettere le telecamere proprio al nido Giannina Tosi e all’asilo di via Espinasse. Abbiamo incontrato qualche difficoltà tra ispettorato del lavoro e sindacati che non sono favorevoli all’installazione”.
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