Una donna ha scattato una foto diventata virale in cui una mamma mostra al figlio piccolo le proteste per la morte di George Floyd.
In America proseguono le proteste per la morte di George Floyd, un afroamericano ucciso mentre veniva arrestato dalla polizia di Minneapolis. Una donna ha scattato una foto a una mamma che, dall’auto, mostrava al figlio i manifestanti. L’immagine è diventata virale.
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Amber Maria Green ha raccontato su Facebook: “durante la protesta di ieri (che è stata pacifica) stavo scattando delle foto in strada quando un’auto si è accostata suonando in solidarietà. Quello che ho visto sul sedile posteriore mi ha fatto piangere all’istante. Una donna teneva suo figlio mentre piangeva. Continuava a incoraggiarlo a guardare le persone che combattevano per l’esistenza del suo bimbo mentre lei piangeva perché conosceva la realtà di suo figlio.
Come madre di un bambino nero io stessa, so benissimo cosa vogliono dire quelle lacrime. Non conosco questa donna, ma le nostre lacrime parlano lo stesso linguaggio di rabbia, dolore e sì paura per i nostri figli. Siamo pronte per combattere per i nostri figli. Mentre l’auto iniziava ad andarsene io e lei ci siamo guardate negli occhi, ci siamo scambiate un cenno con la testa e abbiamo alzato il nostro pugno all’aria.” A oggi l’immagine ha ricevuto 110.800 Like e più di 158 mila condivisioni, diventando virale.
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La donna della foto è D’Asia Hervey, lei inizialmente esitava a partecipare alle manifestazioni che si stavano svolgendo a Chicago, nell’Illinois, per la morte di George Floyd. La 24enne è stata però incoraggiata dalla madre che ha insistito affinché lei partecipasse e portasse il suo bambino di 7 mesi. La donna è rimasta molto colpita da ciò che ha visto “era bellissimo, quando sono andata e ho visto la mia generazione combattere è stato straordinario.” Nella potente immagine si vede il piccolo Matthew guardare tutto ad occhi sgranati. “Gli ho detto di guardare cosa stavano facendo gli altri per il suo futuro e poi mia mamma ha detto: “guarda Matthew, questo è per te, questo è affinché le persone capiscano che non sei una minaccia quando cammini per strada”.
Stephanie Woodall-Wilson, la nonna di Matthew, è stata a sua volta vittima della butalità della polizia, negli anni Novanta quando è stata attaccata da 3 poliziotti solo perché guidava vicino a loro dopo aver lasciato i figli dalla baby sitter. Woodall-Wilson è cresciuta in un quartiere con persone prevalentemente nere e non aveva amici di altre etnie, crescendo. Lei si è sentita ispirata dal fatto che i suoi figli fanno parte di una generazione che sembra amare e accettare chiunque e vuole fare un cambiamento positivo nel mondo. Woodall-Wilson su Today ha dichiarato: “volevo che mia figlia vedesse che cos’è per le mamme preoccuparsi sempre per i figli, al di là della loro età“. Lei stessa ha partecipato alla protesta perché secondo lei la sua generazione deve farsi da parte e che la generazione odierna deve fare i suoi progressi sui problemi di giustizia sociale.
Green, l’autrice della foto ha detto di essersi identificata con D’Asia Hervey e le sue emozioni. “Ho un figlio di 11 anni, dovrò avere con lui una conversazione per il momento in cui verrà avvicinato o fermato dalla polizia. Gli dirò di fare qualsiasi cosa per tornare a casa vivo“. Dopo che la foto è diventata virale le due mamme sono entrate in contatto. Hervey ha aggiunto: “voglio che sappia che essere nero non dovrebbe renderlo un obiettivo, ma sfortunatamente lo farà. Non mi piace che un giorno dovrò spiegarli come agire con la polizia, ma non voglio nemmeno che tutti gli dicano che tutti i poliziotti sono cattivi, perché non è vero, ma alcuni sì“. Unimamme, vi siete commosse per queste immagini?
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