Secondo un studio condotto in america i bambini e gli adolescenti amano nutrirsi con cibi che contengono prevalentemente zuccheri e grassi, ricchi di “calorie vuote”.
Oggi la tecnologia ha cambiato il nostro modo di vivere e di relazionarci e siamo bombardati da informazioni. Chiunque può informarsi attraverso internet. La conoscenza non è più privilegio di pochi, ma è a disposizione di tutti, o quasi. Nel dopoguerra il nostro Paese è stato preso di mira dal mercato americano, anche quello alimentare. La nostra generazione è cresciuta alla mercè di un mercato alimentare, non solo americano, che predilige cibi con scarso apporto nutritivo ma allo stesso tempo ricchi di calorie, le cosiddette “calorie vuote”. Oggi un quarto dell’alimentazione dei nostri figli non ha valore nutrizionale positivo. Grazie all’informazione però è dovere di tutti noi cercare di cambiare le cose, iniziando dalla propria famiglia.
Secondo un studio condotto in america i bambini e gli adolescenti amano nutrirsi con cibi che contengono prevalentemente zuccheri e grassi, ricchi di “calorie vuote”: lo zucchero (sia esso saccarosio, glucosio, fruttosio o altro), non è associato a sostanze importanti per l’organismo, come invece può esserlo un frutto o un cereale integrale. Nonostante l’elevato apporto energetico , non possiedono un adeguato livello nutritivo o addirittura sono prive di proteine, sali minerali, vitamine, acidi grassi e antiossidanti. Una dieta costituita soprattutto da alimenti ricchi di “calorie vuote” porta ad un aumento del peso inatteso e incontrollato e facilita lo sviluppo di disturbi di tipo metabolico.
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Lo studio sull’alimentazione dei nostri figli: troppe calorie vuote per i bambini
Lo studio è stato presentato dai ricercatori del National Cancer Institute di Rockville, in Maryland, al congresso Nutrition 2020. I ricercatori hanno preso in esame dall’indagine “National Health and Nutrition Examination Survey”, iniziata nell’inverno 2006-2007 e finita nel 2015-2016, le abitudini alimentari dei bambini / ragazzi da i 2 ai 18 anni. E’ emersa una leggera diminuzione di consumo di “calorie vuote” negli anni ma non basta sicuramente. Secondo i ricercatori ci vogliono degli interventi immediati per riequilibrare l’alimentazione dei ragazzi.
I cibi più amati dai bambini sono:
- la pizza, 5,8%
- i sandwich, 3,9%
- le bevande dolci, 3,4%
- le merendine e biscotti, 3,1%
Purtroppo le calorie vuote continuano ad essere assunte dai bambini di ogni fascia d’età:
- dai 2 ai 3 anni rappresentano il 26,1% del totale calorico
- dai 4 ai 13 anni il 30% del totale
- dai 14 ai 18 anni il 35%
I bambini man mano che crescono passano dalle bibite dolci al mangiare alimenti solidi come merendine dolci e pizza.
I ricercatori hanno deciso di formulare anche delle raccomandazioni politiche che possano portare a modificare le abitudini dei bambini e degli adolescenti:
- come intervenire su questi prodotti di scarso valore nutrizionale
- informare i più giovani a identificare più facilmente i cibi con calorie vuote
- dare priorità pubblicitaria ai cibi sani
- modificare le ricette di alcuni cibi e bevande non molto salutari
- dare priorità e più spazio ai prodotti in vendita che sono sani, al contrario ridurre quello dei cibi spazzatura.
Secondo i ricercatori si dovrà presto approfondire la relazione tra i singoli alimenti e le condizioni socio-economiche della famiglia di provenienza del bambino/ragazzo.
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E’ IMPORTANTE SAPERE :
- I succhi zuccherati, anche quando hanno un’alta percentuale di polpa, contengono comunque lo zucchero della frutta (fruttosio) oltre allo zucchero aggiunto (saccarosio o canna) che “prevalgono” sull’apporto delle poche vitamine e sali minerali.
- Proprio perché assunte in forma liquida queste calorie delle bibite non aiutano a raggiungere la sazietà e quindi non vengono percepite, ma il consumo di bevande zuccherate è una delle maggiori cause di obesità tra i bambini e gli adolescenti
- Rientrano sicuramente tra le “calorie vuote” tutti quei cibi prodotti con farina raffinata, zucchero e margarina quindi snack, dolci, patatine, gelatina, caramelle ecc. Tali prodotti sono spesso pieni di grassi, zuccheri, conservanti e altri additivi e hanno uno scarso valore nutrizionale.
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