Due genitori sono stati condannati per maltrattamenti ed abusi sulla propria figlia di 4 anni disabile. Dalle intercettazioni conversazioni terribili.
Questa vicenda ha inizio l’anno scorso, quando due genitori sono stati accusati di aver non solo maltrattato verbalmente e fisicamente la loro figlia, ma anche di aver pensato di ucciderla. Una vicenda che fa venire i brividi, dalle intercettazione telefoniche era emerso che i genitori picchiavano la figlia “scimmia” e la ritenevano la colpa di tutti i loro problemi.
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Una bambina di soli 4 anni con disabilità ha dovuto affrontare per anni maltrattamenti da parte dei genitori. Le indagini sono partite a seguito di un ricovero in ospedale della piccola per una frattura al braccio. Il padre aveva affermato che la figlia si fosse fatta male cadendo dal divano, ma delle radiografie si è visto che la piccina aveva una frattura scomposta con una calcificazione in corso e risalente a 3- 4 settimane prima. Avverte subito le forze dell’ordine sono partite le indagini che hanno portato alla luce degli episodi sconvolgenti. Dalle intercettazioni telefoniche di moglie e marito, una coppia egiziana che abitava a Milano dal 2020, si è scoperto l’odio che avevano nei confronti della figlia disabile: “Odio mia figlia e ho un rifiuto per lei. Ho fatto cose bruttissime che non poi immaginare alla scimmia. Le ho pure rotto il braccio. L’ho picchiata a morte. Lei capisce, lei sa tutto, ma è furba e viziata. Metto il veleno dentro il suo mangiare“. Dalle intercettazioni era emerso inoltre che i due, che avevano altri figli, erano intenzionati a fuggire. Parole agghiaccianti, in cui i due prospettavano di voler uccidere la loro figlia: “Portala in bagno ora e strangolala subito. Chiudi il suo naso così non respirerà più e falla finita“.
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I due, entrambi 29enni, sono stati arrestati e come riportato da Il Giorno, in questi giorni hanno subito il processo. Entrambi sono stati condannati per maltrattamenti e lesioni su minori. Il padre della piccola ha ammesso il suo comportamento violento ed ha patteggiato una pena a quattro anni di carcere. La mamma, in un primo momento, ha cercato la strada del rito abbreviato chiedendo una perizia psichiatrica che però ha rilevato la sua piena capacità di intendere e volere. Lei è stata ritenuta “l’anima più violenta” e le sono stati dati cinque anni di reclusione.
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Voi unimamme eravate a conoscenza di questa terribile vicenda? Cosa ne pensate?
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