Una mamma di Reggio Emilia riabbraccia il figlio dopo 4 mesi, ma viene multata. La storia di Beatrice e di suo figlio affidato ai servizi sociali.
Questa è una vicenda che è stata portata alla luce da Elisa Fangareggi, presidente di Time4life, una fondazione che si occupa di aiutare e tutelare i bambini che vivono in condizione di povertà sociale ed economica. Può una mamma anche se siamo in piena pandemia non abbracciare il proprio figlio? Sembrerebbe di no. Questa vicenda è accaduta a Reggio Emilia, una mamma, il cui figlio di nove anni è stato dato in affido da diverso tempo, si è vista elevare un multa di 400 euro per aver abbracciato il suo bimbo dopo 4 mesi che non lo vedeva.
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Come raccontato da Elisa Fangareggi, sulla sua pagina Facebook, una mamma si è vista togliere il figlio non perchè ci fossero casi di abusi o di violenze, ma perche dai Servizi Sociali è stata ritenuta non adeguata a svolgere la funzione di genitore: “Da ragazza madre aveva soltanto chiesto aiuto ai Servizi perché non riusciva a conciliare la cura del bambino con i turni di lavoro. Sulla base di una presunzione di inadeguatezza, il bambino le è stato tolto“. La mamma non ha nessun precedente penale e non ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti, è semplicemente e discrezionalmente ritenuta “inadeguata”. Da anni può incontrare il suo bambino solo un’ora a settimana, ma con l’avvento della pandemia le visite sono state annullate e sostituite con delle videochiamate.
Come riferito dall’avvocato Fangareggi, dopo 4 mesi finalmente la mamma, Beatrice, ha avuto il permesso di incontrare il figlio. L’incontro sarebbe avvenuto in una struttura protetta ed alla presenza di un’operatitrice della struttura. I mesi di lontananza sono stati duri e quando il bambino vede la sua mamma le si butta tra le braccia ed i due si scambiano baci ed abbracci. Gesti di affetto che non sono permessi in tempi di pandemia e l’educatrice presente interviene pretendendo il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine. Mamma e figlio però non riescono a staccarsi ed allora la donna chiama i Carabinieri che intervengono per interrompere l’incontro e per verbalizzare alla mamma una multa salata: “Le forze dell’Arma giungono sul posto e constatano che mamma e bimbo si toccano, sono vicini, hanno bisogno di comunicarsi quanto si vogliono bene stringendosi pelle a pelle. Alla mamma viene comminata una sanzione da 280 euro se pagata entro 30 giorni, da 400 euro se pagata oltre e, dulcis in fundo l’educatrice le comunica che provvederà a valutare se sospendere gli incontri con il figlio“.
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Il Coisp (Coordinamento per l’indipendenza sindacale delle forze di polizia) ha annunciato che pagherà la multa e che per farlo contatterà l’avvocato modenese Elisa Fangareggi,
Per sostenere la mamma multata, domenica 21 giugno, alle 17, si terrà una manifestazione, in piazza Martiri del 7 Luglio a Reggio Emilia e, da lì, partirà un corteo per la Via Emilia. Scrivono gli organizzatori: “Il corteo si svolgerà mantenendo il doveroso distanziamento sociale e con i giusti presidi di sicurezza per la tutela da Covid19”.
Sempre sulla pagina Facebook della Fangareggi è stato pubblicato un video nel quale l’avvocato presenta Barbara che spiega cosa è successo quel giorno e perchè si è rivolta ai servizi sociali: “Ero andata con tanta attesa di quell’incontro. Quando mi ha visto mi ha abbracciata ed io non me la sono sentita di lasciarlo e me lo godo tutto…Avevo bisogno di sentire il suo odore, di dargli un abbraccio“.
Ecco il video dove è presente Barbara con il suo avvocato.
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Voi unimamme eravate già a conoscenza di questa vicenda? Cosa ne pensate?
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