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Letalità del Coronavirus: caratteristiche dei pazienti nel rapporto aggiornato ISS

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valeria bellagamba

Letalità del Coronavirus: caratteristiche dei pazienti nell’ultimo rapporto aggiornato dell’Istituto Superiore di Sanità.

Letalità del Coronavirus: caratteristiche dei pazienti nel rapporto aggiornato ISS – Universomamma.it (Sanitari dell’ospedale Tor Vergata di Roma. Foto di TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

È stato pubblicato il rapporto aggiornato dell’Istituto Superiore di Sanità sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi al Coronavirus. Si tratta dell’ultimo e più completo rapporto finora, che si basa su un campione di 32.938 decessi, molto vicino all’attuale numero di decessi in Italia per Coronavirus che alla data del 16 giugno è di 34.405, anche se i decessi reali sono molti di più, come hanno confermato le statistiche rilevando un eccessi di mortalità non riconducibile né ai casi diagnosticati di Covid-19 né ad altre cause.

Il nuovo rapporto dell’ISS riporta le caratteristiche dei pazienti deceduti per Covid-19 con dati aggiornati all’11 giugno. Contiene un’analisi dettagliata delle caratteristiche dei pazienti, età, sesso, condizioni di salute e patologie pregresse, con un esame dei i sintomi della malattia, le complicanze e il decorso clinico. Di seguito i dati in dettaglio.

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Letalità del Coronavirus: le caratteristiche dei pazienti nel rapporto ISS

Sul sito web di Epicentro è stato pubblicato l’ultimo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi al nuovo coronavirus Sars-Cov-2, con dati aggiornati all’11 giugno.

L’analisi conferma che il Coronavirus contagia soprattutto le persone anziane, sopra i 60 anni di età (età mediana 62 anni), mentre è letale per i pazienti positivi al Covid-19 di 20 anni di età superiore,80 anni (età mediana 82 anni). Gli uomini muoiono più delle donne e quasi il 60% dei deceduti aveva 3 o più patologie. Il rapporto si basa su un campione di 32.938 pazienti deceduti e positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia.

I decessi dei pazienti positivi al Covid-19 riguardano soprattutto le regioni del Nord Italia. La Lombardia è la prima regione a livello nazionale con il 49,6% dei decessi pari a 16.349 morti registrate dall’ISS all’11 giugno 2020. Segue distanziata l’Emilia Romagna con il 12,7% e 4.192 decessi, poi il Piemonte con l’8,6% e 2.846 decessi. Poi il Veneto con il 6,0% e 1.964 decessi; la Liguria con il 4,7% e 1.547 morti, la Toscana con il 3,3% e 1.084 decessi e poi le Marche con il 2,9% e 940 decessi, il Lazio con il 2,3% e 7772 decessi. Tutte le altre regioni hanno molti meno morti e percentuali inferiori al 2%.

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L’età media dei pazienti deceduti e positivi a Coronavirus è di 80 anni (mediana 82 anni). Sono soprattutto uomini, mentre le donne decedute sono il 41,6%, pari a 13.692 del campione esaminato. L’età mediana dei pazienti deceduti di Covid-19 (82 anni) è più alta di 20 anni di quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione, che è di 62 anni. La figura qui sotto mostra il numero dei decessi per fascia di età. Le donne decedute dopo aver contratto l’infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta degli uomini: l’età mediana per le donne è di 85 anni, per gli uomini di 79 anni.

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Patologie preesistenti nei pazienti

Per verificare la presenza di patologie preesistenti nei pazienti deceduti positivi al Coronavirus, il rapporto dell’ISS ha analizzato 3.438 cartelle cliniche dei pazienti deceduti. Il numero medio di patologie diagnosticate prima dell’infezione e osservate in questi pazienti è di 3,3 (mediana 3). Le patologie pregresse nei pazienti deceduti sono così distribuite:

  • 0 patologie: 144 pazienti (4,2% del campione)
  • 1 patologia: 505 pazienti (14,7%)
  • 2 patologie: 738 pazienti (21,5%)
  • 3 o più patologie: 2.051 pazienti (59,7%)

Prima del ricovero in ospedale, il 23% dei pazienti deceduti positivi al Coronavirus seguiva una terapia con ACE-inibitori e il 16% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina).

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Nelle donne (n=1137) il numero medio di patologie osservate è di 3,3 (mediana 3); negli uomini (n=2301) il numero medio di patologie osservate è di 3,2 (mediana 3).

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Le patologie preesistenti più comuni, nei pazienti deceduti positivi al Coronavirus, e  loro distribuzione per sesso sono le seguenti:

  1. Ipertensione arteriosa nel 67,0% dei pazienti: nel 68,1% delle donne e nel 66,5% degli uomini;
  2. Diabete mellito di tipo 2 nel 30,3% dei pazienti: nel 31,2% degli uomini e nel 28,3% delle donne;
  3. Cardiopatia ischemica nel 27,8% dei pazienti: nel 31,3% degli uomini e nel 20,8% delle donne;
  4. Fibrillazione atriale nel 22,0% dei pazienti: nel 22,9% delle donne e nel 21,6% degli uomini;
  5. Insufficienza renale cronica nel 20,0% dei pazienti: nel 21,2% degli uomini e nel 17,6% delle donne;
  6. BPCO – broncopneumopatia nel 16,8% dei pazienti: nel 18,8% degli uomini e nel 12,6% delle donne;
  7. Demenza nel 16,3% dei pazienti: nel 23,4% delle donne e nel 12,9% degli uomini;
  8. Cancro attivo negli ultimi 5 anni nel 16,0% dei pazienti: nel 16,3% delle donne e nel 15,9% degli uomini;
  9. Scompenso cardiaco nel 15,7% dei pazienti: nel 17,8% delle donne e nel 14,1% degli uomini;
  10. Obesità nell’11,0% dei pazienti: nell’11,2% delle donne e 10,9% degli uomini.

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Diagnosi di ricovero, sintomi, complicanze e terapie

Nel 92,4% delle diagnosi di ricovero dei pazienti deceduti erano menzionate condizioni (come polmonite, insufficienza respiratoria) o sintomi (come febbre, dispnea, tosse) compatibili con il Covid-19. In 241 casi, il 7,6%, la diagnosi non era da correlarsi all’infezione da Coronavirus. In 38 casi, infatti, riguardava esclusivamente patologie neoplastiche, in 88 casi patologie cardiovascolari (come infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco, ictus), in 31 casi patologie gastrointestinali (come colecistite, perforazione intestinale, occlusione intestinale, cirrosi), in 84 casi altre patologie.

I sintomi più comuni osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti positivi al Covid-19 sono: febbre nel 76% dei casidispnea (fatica nel respirare, affanno) nel 74% e tosse nel 39%. Meno frequenti sono sintomi come diarrea, 6%, ed emottisi (tosse con sangue) solo 1%. Mentre un 5,7% di pazienti non aveva alcun sintomo al momento dei ricovero.

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Tra le complicanze più comuni nei pazienti deceduti positivi al Covid-19 è al primo posto l’insufficienza respiratoria, osservata nel 96,9% dei casi del campione esaminato. Seguono: il danno renale acuto, 22,1% dei casi, la sovrainfezione, 13,0%, e il danno miocardico acuto, nell’11,0% dei casi.

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Nei pazienti deceduti positivi al Covid-19, la terapia più comunemente utilizzata durante il ricovero è stata quella antibiotica, nell’86% dei casi, riporta l’ISS. Meno usata è stata quella antivirale, nel 60% dei casi. Mentre più rara è stata quella steroidea, nel 38% dei casi. L’impiego della terapia antibiotica è spiegato dalla presenza di sovrainfezioni oppure è compatibile con l’inizio della terapia empirica in pazienti con polmonite, prima della conferma di positività al Covid-19. Nel 23,4% nei casi, 793 pazienti, sono state usate tutte e tre le terapie. Al 3,9% dei pazienti deceduti positivi al virus era stato stato somministrato Tocilizumab.

Tempi del decesso e pazienti giovani

Il rapporto aggiornato dell’Iss segnala i tempi mediani, in giorni, che trascorrono dall’insorgenza dei sintomi di Covid-19 al ricovero in ospedale e al decesso e che non sono cambiati dai precedenti rapporti.

  • Dall’insorgenza dei sintomi al decesso: 11 giorni;
  • dall’insorgenza dei sintomi al ricovero in ospedale: 5 giorni;
  • dal ricovero in ospedale al decesso: 6 giorni.

Il tempo che intercorre dal ricovero in ospedale al decesso è più lungo di 4 giorni nei pazienti che sono ricoverati in rianimazione: 9 giorni, rispetto ai pazienti rimasti in altri reparti, 5 giorni.

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In merito ai decessi di pazienti più giovani, alla data dell’11 giugno 2020, sul totale del campione di 32.938 pazienti deceduti positivi al virus sono 366 quelli di età inferiore di 50 anni, l’1,1%. Di questi, 83 pazienti avevano meno di 40 anni, 53 uomini e 30 donne con età compresa tra 0 e 39 anni. Tra i pazienti di età inferiore ai 40 anni, 62 avevano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità), 14 non avevano patologie di rilievo, mentre di altri 7 non sono disponibili informazioni cliniche.

Il report intero a questa pagina.

Per ulteriori informazioni: www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia

 

Che ne pensate unimamme?

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Informazioni aggiornate in tempo reale sulla diffusione dei casi di Covid-19 in Italia le trovate sul sito web del Ministero della Salute.

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Letalità del Coronavirus: caratteristiche dei pazienti nel rapporto aggiornato ISS – Universomamma.it (Terapia intensiva Civid-19 dell’ospedale di Tor Vergata a Roma. Foto di TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)
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