Le linee guida per la riapertura delle scuole sono molto importanti per permettere un ritorno in sicurezza degli studenti e del personale scolastico.
Il 25 giugno la Ministra Azzolina dovrà presentare le linee guida per la riapertura delle scuole a settembre in tutta sicurezza sia per gli studenti e sia per il personale sanitario. Le linee guida saranno condivise con le Regioni ed enti locali che insieme ai presidi e agli uffici scolastici territoriali dovranno organizzare il nuovo anno scolastico. E’ molto probabile che ci saranno classi composte da pochi studenti, si andrà a scuola anche il sabato o di pomeriggio e per i ragazzi delle superiori è molto probabile l’alternanza tra la didattica in presenza e quella a distanza.
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Le linee guida che la Ministra Lucia Azzolina ha annunciato, sul suo profilo Facebook, verranno presentate domani, giovedì 25 giugno 2020. Ci saranno diverse novità; ingressi a distanza, uso di locali che non solo solo quelli scolastici, orari flessibili. Il tutto per garantire un ritorno in presenza in sicurezza. Ogni Preside in collaborazione con i consigli d’Istituto dovrà cercare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. E se dovesse tornare la necessità di richiudersi in casa, si ricorrerà alla Dad anche l’anno prossimo, ma seguendo nuove disposizioni che sono in via di preparazione al ministero.
Nelle linee guida non si parla di mascherine, di distanziamento, di visiere o di plexiglas. Si fa un rinvio esplicito al rispetto obbligatorio delle disposizioni del comitato tecnico scientifico (il Cts) istituito presso il ministero della salute. Quelle del 28 maggio indicano il metro di distanza tra una persona e l’altra e l’uso obbligatorio delle mascherine dai 6 anni in su. Le regioni avevano chiesto di tenere l’obbligo delle mascherine soltanto negli spazi comuni e non al banco.
Per quanto riguarda le mense, importanti anche dal punto di vista educativo, dovrà rimanere quando è possibile. Attuando delle turnazioni ed in casi estremi anche prevedere una lunch box da consumare direttamente in classe.
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Per i bambini sotto i sei anni, quelli delle scuole dell’infanzia è previsto che non portino la mascherina e che gli educatori non indossino protezioni che li rendano irriconoscibili. Si, però, all’uso delle visiere e dei guanti. Gli ingressi saranno scaglionati dalle 7.30 alle 9.00. I bambini avranno sempre lo stesso gruppo e non si potranno portare oggetti o giocattoli da casa ed anche prevedere un posto dove farli mangiare se la mensa non ha i requisiti adatti.
Nelle linee guida c’è una novità importante, “i patti educativi di comunità“. Si tratta della possibilità di usufruire di spazi che gli enti locali mettono a disposizione. Oppure di far ricorso ad associazioni di volontariato per integrare o come alternativa alla classica didattica. Si tratta di associazioni che a vario titolo sono di solito già presenti nelle scuole per fare musica, sport o teatro, da svolgere insieme agli insegnanti. Da settembre partirà in tutte le scuole una nuova materia, trasversale: l’educazione civica che avrà un voto in pagella e dovrà essere organizzata. Come comunica la Ministra Azzolina l’Educazione civica “tornerà obbligatoria dalla scuola dell’infanzia sino alla scuola secondaria di secondo grado“. Saranno tre gli assi fondamentali:
L’obiettivo è fare “in modo che le ragazze e i ragazzi possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete“.
Nel caso che l’epidemia durante l’anno scolastico dovesse ritornare, speriamo di no, ci saranno delle linee guida apposite in modo da partire con la didattica online subito. Per i figli del personale sanitario o per gli alunni con disabilità sarà garantito il loro accesso a scuola. Il ministero predisporrà anche convenzioni con i gestori della telefonia mobile per avere tariffe agevolate per gli alunni e il personale scolastico.
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Voi unimamme cosa ne pensate di queste linee guida? Vi sembrano corrette e fattibili?
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