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Ritorno a scuola, trovato accordo: le regole ufficiali
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Valentina Crea
4 anni fa
Approvate le regole ufficiali per il ritorno a scuola dal Comitato Tecnico Scientifico. A settembre tutti a scuola in sicurezza, ecco come.
Venerdì 27 giugno 2020 durante un incontro al Governo tra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e la Ministra per l’Istruzione, Lucia Azzolina, è stato confermato che a settembre i nostri ragazzi potranno tornare a scuola in presenza, sempre con il rispetto di alcune regole per evitare e prevenire i contagi.
Le regole ufficiali per il ritorno a scuola in tutta sicurezza e la data d’inizio
Approvate le linee guida per la ripartenza della scuola a settembre, come confermato anche dalla Ministra Azzolina: “A settembre si torna a scuola in presenza e in sicurezza”. Il testo ha avuto il via libera anche da parte delle Regioni e degli Enti locali, verrà comunicato anche alle istituzioni scolastiche in modo che possano avere modo di prepararsi. Infatti, siccome ogni scuola è diversa dall’altra dovrà attuare delle misure specifiche. Sono stati stanziati dei fondi extra per avere un maggior organico, docenti e personale ATA, per evitare le classi sovraffollate. La Ministra Azzolina a partire dalla prossima settimana andrà nelle diverse regioni per partecipare ai tavoli e monitorare l’andamento dei lavori.
Come riportato sul sito del Miur, le scuole riapriranno il 1 settembre per il recupero degli apprendimenti delle studentesse e degli studenti che non hanno raggiunto la sufficienza alla fine dell’anno scolastico e di tutti gli alunni che i docenti vorranno far partecipare in base alle esigenze della loro classe. Dal 14 settembre cominceranno le lezioni per tutti gli studenti di ogni ordine e grado.
Per poter ripartire in sicurezza si dovranno rispettare alcuni punti:
Scuole igienizzate ed in sicurezza: saranno usati dei prodotti igienizzanti per assicurare la sicurezza degli studenti e del personale. Sono stati già spesi 331 milioni che potranno essere utilizzati anche per piccoli interventi di manutenzione e arredi innovativi.
Più spazi per la scuola: una delle regole principali è quella del distanziamento sociale, 1 metro di distanza tra gli studenti. Per far questo si avrà bisogno di più spazi dove tenere le lezioni. E’ stato messo a punto un software che incrocia i dati relativi a aule, laboratori, palestre disponibili con il dato delle studentesse e degli studenti e la distanza da tenere. Questo strumento consentirà di individuare, comune per comune, scuola per scuola, le priorità di intervento e gli alunni a cui sarà necessario trovare nuovi spazi in collaborazione con gli Enti locali. Verranno usati, in alcuni casi, gli spazi esterni, attraverso patti con il territorio, per una didattica che possa svolgersi anche nei musei, negli archivi storici, nei teatri, nei parchi.
Più didattica laboratoriale e flessibilità: le linee guida che il comitato tecnico scientifico ha approvato prevedono una didattica meno frontale, ma più laboratoriale. Gli studenti verranno suddivisi in piccoli gruppi e saranno usati anche in questo caso spazi diversi. La didattica digitale potrà essere integrata con quella in presenza, ma solo in via complementare nella scuola secondaria di II grado.
Priorità a infanzia e alunni con disabilità: per gli alunni sotto i sei anni la mascherina non sarà obbligatoria. Nella scuola dell’infanzia il distanziamento fisico presenta criticità più marcate che dovranno richiedere particolari accorgimenti sia organizzativi che nel comportamento del personale. Occorre in tal caso assicurare indicazioni e risorse addizionali circa la pulizia assidua delle superfici, il lavaggio frequente delle mani, criteri di riduzione del numero degli alunni contemporaneamente presenti in classe. Relativamente alla numerosità del gruppo classe, trattandosi per caratteristiche evolutive e metodologie didattiche di un contesto dinamico, è opportuno prevedere un affollamento ulteriormente ridotto rispetto ai criteri applicati nel contesto di classi di ordine superiore.
Formazione del personale e informazione: il personale dovrà essere formato sui temi della sicurezza e anche sulle nuove tecnologie per non disperdere il lavoro fatto durante la chiusura delle scuole per l’emergenza.
Il Comitato tecnico-scientifico aggiornerà periodicamente i documenti e si riserverà la possibilità di rivalutare a ridosso della ripresa scolastica la necessità dell’obbligo di mascherina, sulla base dei dati del contagio che via via emergeranno.
Sono poi state rese note 5 regole per il rientro a scuola in sicurezza:
Se hai sintomi di infezioni respiratorie acute (febbre, tosse, raffreddore) parlane subito con i genitori e NON venire a scuola.
Quando sei a scuola indossa una mascherina, anche di stoffa, per la protezione del naso e della bocca.
Segui le indicazioni degli insegnanti e rispetta la segnaletica.
Mantieni sempre la distanza di 1 metro, evita gli assembramenti (soprattutto in entrata e uscita) e il contatto fisico con i compagni.
Lava frequentemente le mani o usa gli appositi dispenser per tenerle pulite; evita di toccarti il viso e la mascherina.