Basta ai matrimoni tristi con gli sposi in mascherina, finalmente gli sposi all’altare possono stare senza la mascherina. Niente più guanti ai sacerdoti per la comunione.
Finalmente lo sposo può tornare a baciare la sposa, finalmente non ci saranno più matrimoni con gli sposi che indossano tristemente la mascherine nel giorno più importante della loro vita nel quale Dio li unisce per l’eternità. Il sacerdote invece dovrà continuare a tenere la mascherina per la sicurezza degli sposi e la distanza di un metro da loro, ma questo è sicuramente una cosa giusta.
LEGGI ANCHE —> “L’AMORE VERO VINCE SEMPRE”: LA COMMOVENTE PROPOSTA DI MATRIMONIO PRIMA DI MORIRE | VIDEO
Sposi all’altare senza mascherina: la decisione
Il quesito era stato posto dalla Conferenza Episcopale al ministero dell’interno che come riferiscono i vescovi ha risposto che “non potendo certamente essere considerati estranei tra loro, i coniugi possano evitare di indossare le mascherine, con l’accortezza che l’officiante mantenga l’uso del dispositivo di protezione delle vie respiratorie e rispetti il distanziamento fisico di almeno 1 metro”. Secondo il Comitato Tecnico Scientifico queste raccomandazioni si possono estendere anche ai riti delle altre confessioni religiose a ai rito civile.
LEGGI ANCHE —> IL MATRIMONIO RIDUCE IL RISCHIO DI DEMENZA SENILE: UNO STUDIO
Un’altra novità che riguarda chi va in chiesa è che da oggi non sarà più obbligatorio per i sacerdoti indossare i guanti per distribuire la Comunione. Il Comitato Tecnico e scientifico ha risposto al Consiglio Episcopale che i guanti non sono più necessari ma raccomanda al sacerdote e ai fedeli prima di prendere l’ostia di “procedere ad una scrupolosa detersione delle proprie mani con soluzioni idroalcoliche”. Per la sicurezza di tutti gli esperti continuano a raccomandare al sacerdote di evitare di servire l’ostia direttamente in bocca.
LEGGI ANCHE —> LE NUOVE REGOLE PER CHI VUOLE SPOSARSI E ANDARE IN CHIESA
Per restare sempre aggiornato su notizie, ricerche e tanto altro continua a seguirci sui nostri profili FACEBOOK e INSTAGRAM o su GOOGLENEWS.