In Inghilterra un bambino è nato a sole 23 settimane, i medici non avevano dato molte speranze ai genitori, ma il piccolo ha stupito tutti.
Questa è bellissima storia di un bambino che è riuscito a smentire tutti i prognostici dei medici. Giorno dopo giorno, facendo un piccolo passettino alla volta, è riuscito a superare la fase critica e tra poco potrà iniziare a vivere una vita fuori dall’ospedale, è la storia di Oliver-Cash Lowther-Rya, di Walderslade, nel Kent.
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Come riportato da tantissimi giornali britannici ed anche dal Mirrow, Oliver è il primo bambino che è nato durante il lockdown a seguito della pandemia. Il piccolo è venuto al mondo il 26 marzo ed è nato con 3 mesi d’anticipo. La mamma, Frances, si trovava alla 23esima settimana di gravidanza quando ha partorito. I problemi erano iniziati già una settimana prima ed è stato necessario il ricovero presso l’Ospedale di Medway nel Kent. Qui i medici le hanno somministrato dei farmaci che potessero aiutare lo sviluppo dei polmoni e del cervello del feto.
Oliver appena nato era grande come un telecomando della Tv, pesava poco più di un 1 kg ed era lungo non più di 18 cm, piccolissimo. I medici avevano comunicato alla coppia che le probabilità di sopravvivenza del figlio erano davvero esigue (circa il 3%). Invece Oliver, detto anche “Rocky“, ha combattuto per la sopravvivenza e ce la sta facendo. La sua mamma, 24 anni, solo dopo nove settimane ha potuto prendere il figlio tra le braccia: “È stato difficile non riuscire a toccarlo, ma il momento nel quale l’ho preso in braccio è stato incredibile“.
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La mamma è super felice ed adesso i medici le hanno concesso di poterlo coccolare tutte le volte che gli va a fare visita: “Le emozioni che ho provato all’inizio sono state travolgenti. Mi è venuta voglia di piangere, ma ero anche molto felice. La seconda volta che l’ho tenuto sono stata in grado di coccolarlo ed i dottori sono rimasti stupida dal fatto che Oliver fosse così calmo con me“.
Dopo la nascita, Oliver è stato trasferito in diversi ospedali nei quali ha dovuto affrontare numerose operazioni perché:
Per ben tre volte i medici avevano detto alla coppia che dovevano prepararsi al peggio. Per fortuna è riuscito a superare tutto questo ed il 23 luglio tornerà finalmente a casa.
Il papà, Ethan ha dichiarato: “È un combattente straordinario. Siamo così orgogliosi di lui che ha affrontato tutte le sfide che ha affrontato finora e ringraziamo i medici che lo hanno accudito“. Oliver essendo in terapia intensiva non può essere accudito dai genitori contemporaneamente, ma solo uno alla volta. Caroline Lee-Davey, amministratore delegato di un ente di beneficenza che si occupa di stare al fianco dei genitori e dei bambini prematuri ha affermato che per i piccoli è importante che entrambi i genitori possono stare con i propri figli senza avere un limite di tempo.
Fino a quando non tornerà a casa, Oliver è ancora in cura presso il St Thomas Hospital di Londra ed Ethan e Frances continueranno a recarsi in ospedale regolarmente per dare supporto al piccolo combattente. Siccome l’ospedale dista più di 160 kg dalla loro casa, è stata aperta una campagna per raccogliere fondi per aiutare la famiglia.
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Voi unimamme eravate a conoscenza di questa bellissima storia? Forza piccolo!!!
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