Torniamo a parlare dell’attore hollywoodiano Gerard Butler e del suo impegno per i bambini assieme a Mary’s Meals. Lo facciamo parlando di un film, intitolato “Love Reaches Everywhere”, tradotto “L’Amore Arriva Ovunque”.
Tempo addietro vi avevamo parlato del viaggio dell’attore ad Haiti per verificare di persona la bontà del progetto della Onlus Mary’s Meals che da anni si occupa di portare cibo ai bambini dei paesi più poveri direttamente nelle scuole. Un viaggio che avevamo raccontato con immagini e parole. Oggi riprendiamo quel racconto, arricchendolo di nuove informazioni sull’attore e sui bambini raggiunti da questa Onlus.
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La Onlus Mary’s Meals sono anni che offre ai bambini un pasto completo a scuola in paesi in cui c’è molta povertà e crisi. E lo fa grazie a degli eroi reali: non solo gli uomini della Onlus, non solo i volontari ma anche i maestri e soprattutto i bambini. Il film “Love Reaches Everywhere” è ambientato in due paesi in particolare: la Liberia e Haiti, due paesi molto poveri. Gerard Butler ha fatto entrambi i viaggi insieme al fondatore e CEO di Mary’s Meals, Magnus MacFarlane-Barrow. Il primo viaggio è stato in Liberia, e Gerard Butler ci è andato su suggerimento della mamma. Il secondo invece è nato come esigenza dell’attore che voleva tornare a provare le emozioni provate a diretto contatto con i bambini.
Nel film si vede il momento in cui Magnus MacFarlane-Barrow viene premiato da Gerard Butler per il suo lavoro con la sua onlus come Cnn Heroes nel 2010, un premio che la Cnn organizza ogni anno per riconoscere il merito a chi ha contribuito in maniera straordinaria in situazioni di difficoltà con aiuti umanitari nei paesi più poveri del mondo. Quest’anno anche Gerard Butler è stato premiato, assieme al CEO di Mary’s Meals, con il riconoscimento “Cinema for Peace” al festival di Berlino 2020.
Tornando al film, il motivo dietro al titolo del film può essere spiegato con una frase di Magnus Mac Farlane Barrow: “Ognuno di questi pasti e’ il risultato di una serie di piccoli atti di amore che hanno creato una catena di persone in ogni angolo del mondo, come i volontari che hanno raccolto fondi e diffuso quello che stiamo facendo, i donatori che hanno deciso di donare, coloro che hanno pregato per il nostro lavoro, e certamente, l’esercito di volontari che nei paesi più poveri hanno cucinato e stanno cucinando per servire il cibo nelle loro comunità e scuole“.
Questa onlus, lo ricordiamo, ha iniziato con 200 bambini nel Malawi nel 2002 e ad oggi riesce a sfamare più di 1 milione e mezzo di bambini in 17 paesi del mondo.
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Un pasto garantito a ogni bambini significa maggiore scolarizzazione, perché sono tanti i bambini che vogliono andare a scuola sapendo che lì potranno mangiare, ma dove riceveranno anche un’educazione di base in grado di aiutarli ad uscire dalla povertà. E nonostante siano già tanti i bambini raggiunti da questa onlus, ve ne sono purtroppo decine di milioni che ancora non vanno a scuola e che non hanno un pasto quotidiano assicurato. Ciò che rende speciale questa onlus è inoltre il modo in cui è amministrata: circa il 93% delle donazioni ricevute viene devoluto direttamente all’assistenza dei bambini e al miglioramento delle economie locali con l’acquisto di cibo locale e coinvolgendo la comunità. Basti pensare che sono le mamme dei bambini a cucinare i pasti nelle scuole.
Anche in questo periodo di lockdown, con le scuole chiuse, Mary’s Meals si è organizzata per lavorare con le comunità locale e permettere ai bambini di ricevere un pasto: ad Haiti i genitori si recano infatti a ritirare le razioni di emergenza nelle scuole, mantenendo la distanza di sicurezza e curando l’igiene delle mani, mentre in Liberia i volontari distribuiscono pacchi alimentari alle famiglie dei bambini delle scuole dove è operativo il progetto Mary’s Meals. Ma in ogni paese, come testimoniato sulla pagina Facebook dell’associazione, i volontari si sono organizzati.
Cosa possiamo fare noi? Contribuire con una donazione o anche solo condividendo il film per permettere a Mary’s Meals di essere conosciuta ancor di più.
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E voi unimamme che ne pensate? Vi è piaciuto il film? Ci aiutate a farlo girare per raggiungere più bambini possibile?
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