“Io Ennio Morricone sono morto”: l’addio di Ennio Morricone alle persone amate, a figli, nipoti, amici e alla moglie, alla quale è stato legato per 73 anni.
Il maestro Ennio Morricone questa notte ci ha lasciati. Una perdita che avviene a distanza di pochissimo tempo dalla morte di un altro musicista, ma molto più giovane: Ezio Bosso. Ennio Morricone però, si può dire, ha fatto la storia dell’Italia, dall’alto dei suoi 92 anni. Entrambi però erano molto interessati ai bambini e all’importanza della musica per la loro crescita.
Secondo l’amico del musicista, Vincenzo Denaro, anche Ordinario e primario emerito di ortopedia del campus Biometrico dove era ricoverato il maestro, Ennio Morricone è rimasto lucido fino alla fine. Una lucidità che lo ha portato a pensare alla sua morte e a quello che sarebbe successo dopo e a scrivere di suo pugno il toccante addio agli amici, ai figli e alla moglie. Come racconta l’amico medico i problemi erano iniziati sei sette anni fa con una frattura importante in seguito ad una caduta. Era il 6 agosto del 2015 ed il maestro aveva un concerto all’Arena di Verona per il quale erano stati già venduti 10 mila biglietti “mi prega di operarlo e di farlo in modo tale da poter fare entro un mese il concerto. Vede la forza d’animo di questa persona che con la forza di volontà dopo un mese è andato a dirigere un concerto di due ore a Verona“ si legge su Fanpage. Dopo questo episodio il maestro non si è mai fermato e ha continuato a lavorare e nel frattempo ha vinto anche un Oscar. Un mese fa però è caduto di nuovo e ha riportato un’altra frattura, molto meno grave però. Poi è stato spostato al reparto di Medicina interna, come racconta il suo amico medico “è venuto meno a causa di un disturbo respiratorio…. è stato assistito fino ad ora, con una difficoltà respiratoria che l’ha portato alla morte. Morte che si aspettava, che era prevista, nei piccoli dettagli, pensando anche alla modalità del funerale, alle persone da invitare, non voleva nessuna pubblicità“.
Secondo il primario e amico dell’artista Denaro, Ennio aveva una personalità molto forte, schivo per quanto riguarda la pubblicità “gli piaceva vivere da solo con questa sua famiglia meravigliosa“
Come ricorda Denaro, che lo aveva sentito ieri mattina ed era molto lucido come sempre e consapevole: “Parlavamo dell’aldilà, lui era credente e ci si chiedeva con chi si sarebbe alleato salendo in Paradiso, se con Beethoven o con Mozart e gli piaceva molto questa cosa, moltissimo”
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Il quarto figlio dell’artista, Giovanni Morricone, ha rivelato il contenuto del necrologio scritto dal padre di suo pugno:
“Io Ennio Morricone sono morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino ed anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è solo una ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare. Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria e Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno intenso e profondo ai miei figli, Marco, Alessandra, Andrea e Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria (ma non ultima). A Lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio”.
Riguardo la moglie, alla quale è stato legato per 73 anni, il musicista ha raccontato in una passata intervista: “È stata bravissima lei a sopportare me. È vero, qualche volta sono stato io a sopportarla. Ma vivere con uno che fa il mio mestiere non è facile. Attenzione militare. Orari rigorosi. Giornate intere senza vedere nessuno. Sono un tipo duro, innanzitutto con me stesso e di conseguenza con chi mi sta attorno”. Il maestro e Maria Travia, di origine siciliane, si sono conosciuti nel 1950 e sei anni dopo si sono sposati. Come ha raccontato una volta Ennio ” A me piacque subito moltissimo“.
Il maestro oltre alla sua carriera come compositore di colonne sonore scritte per i films di grandissimi registi, che gli hanno portato fama internazionale e l’Oscar nel 2016, ha scritto anche musica leggera e musica pop: il suo sodalizio con Edoardo Vianello ha portato in vita brani che tutti conosciamo e amiamo, brani pop come “Guarda come dondolo” e “Abbronzatissima“. Come raccontato su Agi, questa avventura inizia nel 1958 con l’arrangiamento di:
Nel 1961 scrive per Vianello:
E’ anche l’anno in cui debutta al cinema con le colonne sonore per:
Con il quale lavorerà anche l’anno dopo, nel 1962 nei films:
In questo anno arrangia anche con Vianello il 45 giri:
Ed inizia la collaborazione anche con Luigi Tenco e Gianni Morandi per i quali arrangia le musiche di:
Nel 1963, parallelamente al lavoro con Lina Wertumuller , compone anche per Rita Pavone e Gino Paoli:
Il 1964 al cinema è l’anno della consacrazione, il maestro scrive ben 9 musicati e tra questi:
Il 1966 è l’anno della musica leggera ed Ennio collaborerà insieme ad altri artisti nella composizione di due brani che resteranno nella storia del genere:
Nel 68/69 continua la collaborazione nel cinema con Corbucci, Comencini, Petri e ancora Bertolucci, Pasolini e Leone.
Scrive anche 3 brani con Sergio Endrigo:
I testi di questi brani sono scritti da intellettuali come Luciano Lucignani, Sergio Bardotti e Leoncarlo Settimelli.
Negli anni ’70 la bravura di Ennio Morricone è oramai riconosciuta in tutto il mondo, in questo ultimo decennio scrive e si guadagna una candidatura agli Oscar con “I giorni del cielo”
In questi anni inizia anche una collaborazione la cantautrice statunitense Joan Baez per la quale scrive la musica di “Here’s to You”, inserita nella colonna sonora del film “Sacco e Vanzetti” e che in italiano verrà cantata da Gianni Morandi col titolo “Ho visto un film“.
L’ultimo contributo di Ennio nella musica pop è nel 1989 con una collaborazione con Zucchero, per il quale compone “Libera l’amore“, il brano che chiude “Oro Incenso & Birra”.
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Ennio Morricone nei suoi 70 anni di musica ha composto 500 colonne sonore e venduto 70 milioni di dischi oltre ad aver vinto 2 premi Oscar:
Ma il sodalizio più importante dell’artista è senz’altro quello con Sergio Leone, nato tra i banchi di scuola. Per lui scrisse la colonna sonora di 6 dei suoi 7 films. Sergio Leone disse a tal proposito “Ennio è mio amico dai tempi delle elementari, è come un fratello, e sa cosa voglio, a volte deve anzi farsi un po’ violentare da me”
Oltre agli Oscar e alle tantissime candidature per le sue colonne sonore, sono moltissimi anche i premi vinti ai Golden Globe, i BAFTA, il David di Donatello e il Nastro d’Argento.
Golden Globe:
BAFTA:
David di Donatello:
Nastro d’argento:
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