Due gemelline unite per la testa sono state separate durante un intervento straordinario che ha richiesto tantissimi studi.
Un innovativo intervento è stato effettuato all’ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Due gemelline erano nate unite per la testa, adesso sono in grado di vedersi negli occhi e si possono anche abbracciare. Per effettuare l’intervento i medici hanno studiato per più di un anno il caso, come hanno fatto sapere dall’ospedale: “Oltre un anno di studi, tre interventi chirurgici e tecnologie all’avanguardia per separare le gemelle unite per la nuca. Forse il 1° caso al mondo“.
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Gemelline unite per la testa separate: il 1° caso al mondo, adesso stanno bene
Ervina e Prefina sono due gemelline di appena due anni che sono arrivate a Roma dalla Repubblica Centroafricana per sottoporsi ad un intervento unico nel suo genere. Erano craniopaghe totali, una tra le più rare e complesse forme di fusione cranica e cerebrale. Avevano in comune le ossa dell’area posteriore del cranio e il sistema venoso.
Hanno dovuto subire tre interventi delicatissimi. L’ultimo è avvenuto il 5 giugno con la separazione definitiva, l’intervento è durato 18 ore ed è stato necessario l’impegno di oltre 30 persone tra medici e infermieri. A un mese di distanza le bambine stanno bene, hanno appena compiuto 2 anni e sono ricoverate nel reparto di Neurochirurgia dell’Ospedale della Santa Sede in due lettini vicini, una accanto all’altra, insieme alla loro mamma.
Il responsabile di Neurochirurgia del Bambino Gesù e dell’équipe che ha seguito le gemelline, Carlo Marras, ha dichiarato: “È stato un momento emozionante, un’esperienza fantastica, irripetibile. Era un obiettivo molto ambizioso e abbiamo fatto di tutto per raggiungerlo, con passione, ottimismo e gioia. Condividendo ogni passaggio, studiando insieme ogni minimo dettaglio“.
I controlli post-operatori “indicano che il cervello è integro. Il sistema ricreato funziona, il flusso di sangue si è adattato al nuovo percorso. I medici hanno affermato che le piccole possono crescere regolarmente sia dal punto di vista motorio e sia cognitivo, e di “condurre una vita normale, come tutte le bimbe della loro età“.
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Il 29 giugno le sorelline hanno festeggiato guardandosi negli occhi e muovendo le manine a ritmo di musica, fanno sapere dall’Ospedale. L’operazione è stata difficile e le ferite impiegheranno del tempo per rimarginarsi. Dovranno proseguire il programma di neuroriabilitazione e per alcuni mesi dovranno indossare un casco protettivo.
La mamma delle gemelline, Ermine, durante la conferenza stampa era molto commossa, ha ringraziato tutti quelli che si sono occupati di loro: “Ervina e Prefina sono nate due volte. Se fossimo rimaste in Africa non so quale destino avrebbero avuto. Ora che sono separate e stanno bene vorrei che fossero battezzate da Papa Francesco che si è sempre preso cura dei bambini di Bangui. Le mie piccole ora possono crescere, studiare e diventare dei medici per salvare altri bambini“.
Le gemelline sono arrivate in Italia nel 2018 dopo aver incontrato la Presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, che si trovava in missione in Centroafrica. Colpita dalla storia delle gemelline ha deciso di portarle in Italia per dare loro maggiori possibilità di sopravvivenza. Ervina e Prefina sono nate in un villaggio a 100 km da Bangui. La loro mamma non aveva mai fatto nessun controllo ed i medici avevano scoperto che erano gemelle solo al momento della nascita.
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Voi unimamme eravate a conoscenza di questa bella notizia? Noi auguriamo alla piccole di crescere sane e forti.
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