La cefalea cronica è stata finalmente riconosciuta come malattia sociale: al Senato è stata approvata la proposta di legge.
La cefalea cronica è stata finalmente riconosciuta come malattia sociale a tutti gli effetti: al Senato è infatti stata approvata la proposta di legge. Il primo firmatario di questa proposta è stata la Lazzarini e come afferma la deputata leghista questo è un punto di partenza per dare attenzione ai tanti che ne soffrono “approvata definitivamente la nostra pdl a mia prima firma che riconosce la cefalea primaria cronica come malattia sociale. Ora è finalmente legge. Grande soddisfazione e un pizzico d’orgoglio per questa battaglia intrapresa nel 2011 da consigliere della Regione Veneto e ora vinta in Parlamento” si legge su Fanpage.
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Il provvedimento sulla cefalea cronica: riconosciuta come malattia sociale
Al Senato a favore della proposta ci sono stati:
- 235 voti favorevoli
- 2 contrari
- 0 astenuti
Con questo provvedimento la cefalea viene riconosciuta malattia sociale se si presenta con:
- emicrania cronica
- cefalea cronica quotidiana
- cefalea a grappolo cronica
- emicrania parossistica cronica
- cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione
- emicrania continua
Secondo la deputata leghista l’Italia con questa legge è la prima in Europa ad adottare questo provvedimento che pone attenzione sui 7 milioni di italiani che ne soffrono, soprattutto donne tra i 20 e i 50 anni. Secondo la deputata finalmente questa malattia esce dal cono d’ombra in cui è sempre stata e e chi ne soffre non sarà più abbandonato a se stesso e potrà avere una nuova speranza e nuova dignità di vita. La Lazzarini precisa che non si tratta del semplice mal di testa passeggero, ma di una patologia cronica e invalidante, molto diffusa e che ha portato alcuni pazienti anche a gesti estremi.
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Anche il senatore Raffaele Mautone dei 5 stelle è intervenuto in Aula al Senato a proposito della cefalea primaria cronica, dicendo anche lui che è assolutamente invalidante ed inoltre refrattaria alla terapia. Nel suo discorso il senatore ha detto che “è in grado di limitare o compromettere gravemente e in maniera cronica, la capacità di far fronte agli impegni di famiglia e di lavoro coinvolgendo in questi casi, indirettamente, anche tutta la filiera lavorativa. Cardine del provvedimento in esame è il riconoscimento della patologia come malattia sociale“.
Poi il senatore 5 stelle ha continuato il suo intervento dicendo che la politica, nonostante le molteplici posizioni diverse, ha il compito di trovare e dare risposte unitarie ai cittadini, in modo da poter migliorare la loro vita a livello economico e sociale. Secondo Mautone è compito della politica superare le divisioni e convergere su alcune tematiche come le malattie sociali. Infine il senatore conclude il suo discorso in proposito dicendo ” il Movimento 5 Stelle ha fatto dei bisogni e della risoluzione delle problematiche dei cittadini il suo principio fondante e non può che dare a questo provvedimento un voto favorevole per il dovuto rispetto e riconoscimento a chi veramente soffre e la cui vita è fortemente segnata da questa patologia”